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Prezzi Petrolio Greggio: WTI Prossimo alle Resistenze Principali Mensili

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Feb 14, 2024, 20:14 GMT+00:00

Il petrolio arretra dopo i massimi della mattinata, "avvertendo" la presenza della vicina resistenza. Attesi nuovi recuperi fino $ 79.85

Prezzi Petrolio Greggio: WTI Prossimo alle Resistenze Principali Mensili

In questo articolo:

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno toccato quest’oggi massimi relativi a quota 78.77 prima di flettere fino a 77.25. Mentre sono le 17:35 di mercoledì 14 febbraio, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza 03/24 viene scambiato a 77.38 dollari, con un calo del -0.63% su base giornaliera.

I valori, con il picco di stamane, si erano portati in ulteriore avvicinamento alla zona di resistenza principale per il mese di febbraio, quella situata fra i 79.29/79.56. Tali livelli corrispondono ai massimi relativi che il mercato aveva già raggiunto sia a fine novembre ‘23 che a fine gennaio di quest’anno. Il grafico il grafico a candele settimanali evidenzia la formazione di una fascia di supporto a tre-cinque giornate situata in zona 74.50/74.80, che dovrebbe rivelarsi sufficiente a contenere eventuali ritorni della pressione in vendita. Sulla tenuta di questa fascia di supporto poggiano le potenzialità di rottura delle resistenze.

Le Grandi Compagnie Pensano al Peggio

Le grandi compagnie petrolifere stanno puntando su nuovi giacimenti che possano essere redditizi anche se i prezzi del petrolio dovessero scendere a 30 dollari al barile. Anche il produttore di petrolio meno caro al mondo, il gigante saudita Saudi Aramco, si è unita alla corsa al taglio dei costi. È opinione diffusa fra le compagnie petrolifere, infatti, che i prezzi alti attuali potrebbero non durare. 

“Abbiamo avuto tre importanti crolli dei prezzi del petrolio in 15 anni e c’è un’ampia probabilità che questo possa accadere ancora”, ha detto Alex Beeker, direttore della ricerca aziendale presso la società di consulenza Wood Mackenzie. Exxon, Chevron e Occidental Petroleum hanno recentemente concluso accordi per un valore complessivo di 125 miliardi di dollari per acquisire società che li aiuteranno a pompare petrolio per tra i 25 e i 30 dollari al barile. In Europa, Shell e Equinor stanno perseguendo progetti con breakeven tra 25 e 30 dollari al barile, mentre TotalEnergies della Francia mira a portare i suoi costi di produzione sotto i 25 dollari.

Exxon Mobil e Chevron l’anno scorso hanno speso di più in distribuzioni agli azionisti che in nuovi progetti petroliferi, segno del desiderio dell’industria di riconquistare il favore degli investitori. Il settore energetico rappresentava solo il 4,4% del peso complessivo dell’indice S&P500al 30 gennaio scorso, secondo S&PGlobal, circa un terzo rispetto ad un decennio fa.

Quadro Tecnico per il Future Light Crude Oil

Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo individuare due livelli di supporto validi fino a tutta la giornata di domani, 15 febbraio, posti a 77.35 e 76.20. Il primo di questi livelli risulta sotto pressione da parte dei prezzi proprio mentre stiamo scrivendo.

Le aspettative sono di tenuta dei supporti a favore di un allungo fino a 79.85. Lo scenario verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento di quota 76.20, confermato da almeno una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti. A tale condizione dovremmo spostare l’attenzione sui livelli di verifica immediatamente inferiori, già menzionati, posti fra 74.50/74.80.

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