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Cos’è l’impact investing e come guadagnarci da investitore

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Sep 8, 2024, 05:25 GMT+00:00

Cos'è l'impact investing e come guadagnarci da investitore. Scopri le caratteristiche, gli obiettivi e gli strumenti di investimento più utilizzati.

Cos'è l'impact investing

Se ti stai domandando cos’è l’impact investing è perché probabilmente ti sei avvicinato già agli investimenti che rispettano i criteri ESG, o perché da anni o decenni valuti l’acquisto di titoli in base all’impegno nei temi sociali e ambientali.

Quello che ovviamente vorresti comprendere è se da investitore puoi guadagnare dall’impact investing. Attraverso la nostra agile guida agli investimenti basati sull’impatto che generano sui gruppi sociali e l’ambiente, potrai iniziare il tuo viaggio nella costruzione di strategie impact investing in modo più consapevole.

Cos’è l’impact investing?

Partiamo dal definire cos’è l’impact investing, così che successivamente potremo comprendere meglio come si investe e quali sono le strategie possibili.

Secondo la seguente definizione di impact investing, si tratta di una “attività di investimento in imprese, organizzazioni e fondi che operano con l’obiettivo di generare un impatto sociale e ambientale positivo, che sia misurabile e compatibile con un rendimento economico” (fonte: Social impact agenda per l’Italia).

Dunque l’investitore che sceglie come strategia d’investimento il modello dell’impact investing, non fa altro che comportarsi da investitore attento alle esigenze delle popolazioni locali e si sforza di rispettare la natura.

Vediamo adesso quali sono gli elementi che caratterizzano l’impact investing e che lo distinguono da altre strategie di investimento.

Caratteristiche peculiari dell’impact investing

Ci sono alcuni elementi fondamentali che caratterizzano l’impact investing e lo rendono specifico e diverso rispetto ad altri stili di investimento. Tali caratteristiche possono essere riassunte come segue:

  • L’investitore ha come scopo generare un impatto positivo;
  • L’aspettativa di un ritorno economico sotto forma di rendimento;
  • L’addizionalità dei finanziamenti;
  • La misurabilità dell’impatto sociale e ambientale.

Le caratteristiche sopra elencate non sono sufficienti a dare una identità chiara all’impact investing, dunque dobbiamo anche aggiungere che esso si posiziona in una fascia intermedia tra la filantropia e gli investimenti tradizionali.

La filantropia fornisce contributi a fondo perduto o investe capitali con l’aspettativa minima di ritorno almeno del capitale investito, ma non cerca necessariamente il rendimento.

Gli investimenti ESG o socialmente responsabili riguardano imprese che autovalutano, o sono valutate, per la loro performance finanziaria in base ad aspetti di natura ambientale, sociale e di gestione imprenditoriale, secondo criteri definiti.

L’impact investing, invece, investe in imprese con l’obiettivo di generare un impatto sociale e ambientale positivo, che sia misurabile e compatibile con un rendimento economico.

 

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Gli obiettivi degli investimenti a impatto

Per meglio comprendere gli investimenti a impatto, scopriamo nel dettaglio quali sono gli obiettivi che esso si prefigge di raggiungere.

  • Favorire l’imprenditorialità sociale, attraverso il rafforzamento e lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale grazie a capitali iniettati secondo la logica impact, cioè perfezionando gli standard di trasparenza finanziari e sociali, e supportando lo sviluppo di nuove competenze.
  • Favorire le soluzioni di welfare, migliorando l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica per i servizi di welfare, in particolare per le azioni di intervento di natura preventiva. Tra gli strumenti utilizzati possiamo citare i pay-for-success.
  • Favorire il soddisfacimento dei bisogni, attraverso l’allocazione di nuove risorse finanziarie nel disagio abitativo, per l’inserimento lavorativo, il reinserimento dei detenuti, la cura dell’infanzia e degli anziani, la dispersione scolastica, l’accesso e la valorizzazione della cultura.

Dunque è chiaro che l’impact investing è molto diverso dalle altre forme di investimento. La strategia cerca attivamente di innescare processi sociali virtuosi, che siano capaci di generare un potenziale vettore di crescita per l’economia inclusiva.

I numeri dell’impact investing

Ed ora giusto qualche numero per comprendere le dimensioni del mercato degli investimenti a impatto.

Nel 2022 il mercato degli impact investing ha raggiunto circa 1,164 trilioni di dollari investiti a livello mondiale.

In Italia al 2023 le risorse disponibili sono state 246,4 milioni, ma con un investito reale annuale in discesa a 20,7 milioni rispetto ai 37,4 milioni del 2022. L’obiettivo è quello di raggiungere i 300 milioni di euro entro il 2025.

A livello globale la crescita attesa al 2028 è di un CAGR del 17,8%.

Quali sono i ritorni attesi dell’impact investing?

Gli investitori d’impatto hanno aspettative di rendimento finanziario diverse. Alcuni investono intenzionalmente per ottenere rendimenti inferiori al mercato, in linea con i loro obiettivi strategici. Altri perseguono rendimenti competitivi e di mercato, a volte richiesti dalla responsabilità fiduciaria. La maggior parte degli investitori intervistati nel sondaggio annuale del GIIN sugli investitori d’impatto del 2023 persegue rendimenti competitivi e di mercato.
Gli investitori intervistati dalla ricerca sopra menzionata, riferiscono inoltre che la performance del portafoglio soddisfa o supera le aspettative degli investitori sia per quanto riguarda l’impatto sociale e/o ambientale sia per il rendimento finanziario, in investimenti che riguardano i mercati emergenti, i mercati sviluppati e il mercato nel suo complesso.

Impact investing: come si fa a investire?

Ed ora vediamo come si fa a investire nell’impact investing citando quelli che sono gli strumenti principali utilizzati.

  • Impact fund: fondi di investimento attivi che usano strumenti di debito o equity e quasi-equity, per investire nelle fasi di lancio e di crescita di iniziative che hanno come fine quello di generare un impatto positivo sulle società.
  • Obbligazioni verdi, sostenibili e sociali: titoli obbligazionari emessi da enti pubblici e da realtà private che operano secondo l’approccio impact per fornire finanziamento a iniziative orientate alla realizzazione di risultati sociali e ambientali positivi.
  • Payment by result (PBR): la modalità di rimborso e remunerazione di questo strumento di investimento è legata al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
  • Linee di credito impact: dedicate a quelle imprese che possono generare impatti positivi chiari e misurabili verso le comunità locali.
  • Outcome fund: sono fondi che raccolgono contributi filantropici da parte di governi, organizzazioni umanitarie e fondazioni filantropiche, al fine di pagare e remunerare il raggiungimento dei risultati nei social impact bond o in altri contratti basati sui risultati.

Da un punto di vista più pratico, l’investitore potrà cercare fondi di investimento gestiti attivamente che utilizzando questa strategia di investimento.

Ad esempio, DPAM investimenti, ha lanciato due strategie di investimento che hanno come obiettivo produrre un impatto ambientale e sociale positivo. La prima strategia si chiama DPAM L Equities World Impact e si propone di perseguire una crescita del capitale a lungo termine; mentre DPAM L Bonds Eur Impact Corporate 2028 ha come scopo la generazione di rendimento del capitale con scadenza 29 dicembre 2028.

Tra le realtà attive in Italia nell’impact investing troviamo il Social Impact Agenda per l’Italia (SIA), raggiungibile all’indirizzo socialimpactagenda.it.

Sul piano internazionale il punto di riferimento è il The Global Impact Investing Network (GIIN) che si occupa di diffondere la cultura degli investimenti a impatto a livello mondiale. Il sito web ufficiale è www.thegiin.org.

In Italia è attiva la Fondazione social venture Giordano Dell’Amore, la quale ha investito in numerosi progetti locali a sostegno delle piccole imprese e cooperative sociali: www.fondazionesocialventuregda.it.

Concludendo

L’impact investing si rivolge a quegli investitori tradizionali che vorrebbero allocare una porzione del loro capitale in attività remunerative e che allo stesso tempo generano un impatto positivo sulle società e l’ambiente, ma si rivolge soprattutto a quegli investitori che ritengono la ricchezza di pochi possa essere condivisa senza rinunciare a una remunerazione sul medio e lungo periodo.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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