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ETF sui BTP Italia, alternativa per investire sui Titoli di Stato italiani

Pubblicato: Aug 25, 2024, 05:54 GMT+00:00

ETF sui BTP Italia, una valida alternativa per l'investitore che intende investire sui Titoli di Stato italiani. Ma quali i costi e i rischi?

ETF sui BTP Italia

I Buoni del Tesoro Poliennali, Btp in breve, rappresentano uno strumento di investimento molto gettonato dagli italiani e dalle italiane. Considerati da molti come una forma di risparmio sicura, anche se si tratta di titoli obbligazionari e per loro natura sono titoli di investimento che non escludono il rischio, negli ultimi anni i Btp Italia sono stati particolarmente acquistati dai piccoli risparmiatori/investitori del Bel Paese.

L’interesse è cresciuto con la crescita dei tassi di interesse sui Btp Italia in concomitanza con la stretta monetaria da parte della Banca Centrale Europea (BCE), la quale ha iniziato a ridurre significativamente l’acquisto di Titoli di Stato sul mercato secondario (il famoso quantitative easing), e aumentato in maniera aggressiva il tasso di interesse sul costo del denaro.

Tuttavia, non tutti gli investitori si trovano a proprio agio nell’acquistare Titoli di Stato da aggiungere al proprio portafoglio titoli. Così sono nati gli ETF sui Btp Italia e più in generale gli ETF sui Titoli di Stato italiani.

Il nostro obiettivo qui è dunque quello di esplorare l’opportunità di investire nei Titoli di Stato italiani, Btp Valore compresi, attraverso il veicolo di investimento conosciuto come exchange-traded fund (ETF).

Come funziona un ETF sui BTP Italia e BTP Valore?

Come per ogni fondo negoziato in borsa, l’investitore acquista una o più quote dell’ETF legato ai Titoli di Stato italiani e non direttamente il BTP Italia o il BTP Valore.

Sarà il gestore del fondo passivo (gli ETF sono fondi passivi) ad acquistare per noi i Titoli di Stato italiani e a depositarli presso una banca fiduciaria.

L’acquisto indiretto delle quote significa anche che l’investitore non è obbligato ad acquistare un taglio minimo, che per i titoli italiani generalmente è di mille euro. Con l’ETF sui BTP Italia e BTP Valore è possibile investire anche una cifra inferiore.

Ad esempio, l’ETF iShares Italy Govt Bond UCITS ETF EUR (DIST) (EUR) (IITB) costa intorno ai 150€ al momento della scrittura.

Un altro aspetto positivo di questi exchange-traded fund legati ai Titoli di Stato italiani è la distribuzione delle cedole. Mentre spesso gli ETF assumono una politica di accumulo (riconoscibili dall’abbreviazione Acc.) volta ad aumentare il valore dell’ETF stesso, questi fondi passivi legati ai Titoli di Stato distribuiscono tra i possessori le cedole semestrali o annuali riconosciute dalle emissioni.

Naturalmente se acquistiamo una sola quota del valore di 150€, ciò che ci verrà riconosciuto in fase di distribuzione delle cedole sarà irrisorio.

La distinzione tra ETF sui Titoli di Stato a scadenza e non

Gli ETF sui Titoli di Stato possono essere legati alla scadenza del BTP acquistato. Alcuni sviluppatori di ETF legati alle obbligazioni governative stanno emettendo dei fondi negoziati che legano la loro durata al Titolo di Stato acquistato.

Un esempio è l’iShares iBonds Dec 2026 Term € Italy Govt Bond UCITS ETF emesso da BlackRock. Com’è facile intuire dal nome dell’ETF, la data di scadenza è il mese di dicembre 2026 che coincide con la scadenza del Titolo di Stato italiano a cui è legato.

Questa tipologia di ETF non distribuisce il ricavato dalle cedole, mentre offre un rendimento medio a scadenza calcolato su base annua e indicato periodicamente dall’emettitore.

Quando i Titoli di Stato inclusi nell’ETF giungono a scadenza, il fondo viene chiuso e il denaro restituito agli investitori.

Quali commissioni per acquistare un ETF sui BTP Italia e BTP Valore?

Gli ETF prevedono delle commissioni basse rispetto ai fondi comuni gestiti attivamente, tuttavia ci sono.

Le spese correnti di tali ETF legati ai Titoli di Stato italiani si aggirano intorno allo 0,2% annuo, con alcuni che prevedono spese quasi pari a zero. L’Amundi FxdMat27 Italy BTP Govt, ad esempio, prevede spese correnti pari allo 0,09% del capitale investito.

 

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I rischi degli ETF sui BTP

Quello che bisogna comprendere prima di investire in un qualsiasi ETF sui BTP Italia, è che l’investitore non sta acquistando una obbligazione emessa dal Tesoro.

L’investitore acquista una quota del fondo passivo al prezzo negoziato in Borsa. Tale prezzo fluttua giornalmente e settimana dopo settimana. Vi è quindi meno garanzia di ottenere indietro il capitale investito rispetto a quando si investe direttamente in un BTP.

Un esempio di quanto affermiamo qui è possibile vederlo attraverso il grafico dell’ETF sulle obbligazioni governative senza scadenza emesso da iShares (IE00B7LW6Y90).

Si può notare come il prezzo di una singola quota valeva tra i 170€ e gli oltre 175€ tra luglio 2020 e febbraio 2022, per poi calare vertiginosamente fin sotto i 139€ di valore tra febbraio 2022 e ottobre 2023. Al momento della scrittura l’ETF preso come esempio è tornato sopra i 150€.

Si può osservare come la caduta del valore dell’ETF preso come esempio sia coincisa con l’avvio di una politica monetaria restrittiva che ha alzato rapidamente i tassi di interesse. In questa fase di rialzo dei tassi, i Titoli di Stato sono stati emessi con un rendimento più alto che ha favorito l’acquisto diretto, portando quindi a un riposizionamento degli investitori che hanno venduto le quote detenute negli ETF legati ai Titoli di Stato italiani.

In definitiva, un ETF sui BTP italiani non è un BTP, ma un modo per investire in questi ultimi senza possederli.

I vantaggi di un ETF sui BTP italiani

Dove sta allora il vantaggio per chi investe in ETF sui BTP italiani? Oltre alla flessibilità di investire cifre contenute (la quota del fondo a scadenza con ISIN IE000LZ7BZW8 costa soltanto 5€ al momento della scrittura), l’investitore ha a disposizione uno strumento flessibile che può “prendere e mollare” quando vuole.

Anche i BTP hanno un mercato secondario dove possono essere ceduti da chi li ha acquistati in fase di emissione, tuttavia spesso chi li cede prima della scadenza è costretto a venderli sotto la parità.

Con gli ETF sui Titoli di Stato, invece, se acquistati al momento opportuno possono essere ceduti con un guadagno di alcuni punti percentuali. In alternativa possono essere detenuti per un periodo medio o lungo (quelli non a scadenza si intende) per incassare le distribuzioni nel breve termine, e nel lungo termine guadagnare sull’eventuale aumento di valore delle singole quote.

Quando conviene investire sugli ETF sui BTP Valore e BTP Italia?

Al netto delle incertezze politiche e dell’alto debito pubblico dell’Italia (ha ormai sfiorato i 3mila miliardi di euro), il momento più interessante per investire in un ETF legato a un paniere di BTP coincide con questo periodo di alti tassi di interesse sul costo del denaro.

Col passare del tempo la BCE ridurrà i tassi di interesse sull’euro con la conseguenza che l’acquisto diretto di obbligazioni governative potrebbe risultare meno attraente.

In questa ipotesi, non una certezza, gli ETF non a scadenza risultano essere i meglio posizionati per una attività d’investimento di medio periodo, come dire, speculativa.

Adesso non ti resta che proseguire l’approfondimento di altri veicoli di investimento, tra cui gli investimenti su ETF attivi e i 5 ETF sull’energia su cui investire quando vuoi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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