Pubblicita'
Pubblicita'

Prezzi Oro: Brutti Dati Dagli USA, Nuovi Massimi Storici per il Gold a $ 2712.7

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Oct 17, 2024, 18:28 GMT+00:00

Preoccupano disoccupazione e vendite al dettaglio USA. Nuova spinta per l'oro che intravede proiezioni a 2755.0/63.0

Prezzi Oro: Brutti Dati Dagli USA, Nuovi Massimi Storici per il Gold a $ 2712.7

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno raggiunto quest’oggi nuovi massimi storici a quota 2712.7, portandosi per qualche minuto sopra al “vecchio” picco registrato il 26 settembre scorso a quota 2708.7. Mentre sono le 18:54 di giovedì 17 ottobre non sono ancora presenti indicazioni di esaurimento della spinta rialzista ed i valori permangono sostenuti in prossimità dei massimi di giornata, con un guadagno del +0.56% a quota 2706.5.

Su grafico weekly, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, possiamo aggiornare la disposizione del supporto principale di breve periodo, ossia quello valido per le prossime 3-5 giornate, che attualmente è stanziato nell’area fra 2654.4/2667.5. 

Tale area costituirà zona di probabile ripartenza della pressione rialzista in caso di arretramenti, in un contesto orientato all’espansione rialzista fino alla zona delle proiezioni tecniche situate fra 2755.0/63.0. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo da un’eventuale chiusura su grafico daily inferiore a 2654.4.

Brutti Segnali dai Dati USA, Corsa al Rifugio

La domanda di beni rifugio, tra le tensioni geopolitiche e l’incertezza sulle elezioni presidenziali statunitensi, ha spinto quest’oggi i prezzi dell’oro su nuovi massimi storici. Anche gli acquisti di tipo tecnico, in presenza di grafici rialzisti, stanno alimentando i guadagni sia dell’oro che in generale dei metalli preziosi.

Quest’oggi è stata presentata una serie di dati economici statunitensi molto pesanti, dominati dai rapporti sulle vendite al dettaglio e dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Le vendite al dettaglio di settembre sono aumentate dello 0,4% rispetto al mese precedente, in aumento dello 0,3% da agosto. Le richieste settimanali di disoccupazione sono invece aumentate di 241.000 unità, con un incremento di 260.000 unità. 

Questi due dati sono stati accolti dai falchi della politica monetaria statunitense, che auspicano un contenimento del percorso di riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed. Tuttavia, è improbabile che i dati di oggi cambino la traiettoria della politica monetaria della banca centrale americana. La BCE si è riunita oggi e ha annunciato un taglio di 25 punti base al suo tasso di interesse principale, portando il tasso di deposito al 3,25%. La mossa era attesa dal mercato e non ha determinato scossoni particolari alle borse. 

Livelli Tecnici Fino a Venerdì 18

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo osservare come la disposizione dei supporti di brevissimo periodo, validi cioè con riferimento a uno-due giornate, si sia alzata rispetto a metà settimana. 

I supporti sono attualmente posizionati a 2694.8 e 2686.3. Entrambi costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti fra stanotte e l’intera sessione di domani, venerdì 18. Le aspettative sono di raggiungimento pieno della resistenza intermedia situata a 2714.7, oltre la quale si aprirà spazio fino a 2724.6. 

Il segnale tecnico è long sfruttando ogni eventuale riavvicinamento ai supporti, preferibilmente da prezzi non superiori a 2697.9. Piazziamo un allarme in eventuale violazione di quota 2686.3, confermata da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti. A tale condizione sarebbe indispensabile rivedere lo scenario di brevissimo periodo.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.

Sull'Autore

Pubblicita'