Prezzi Gas Naturale: Ancora Nessuna Reazione Dopo il -28% dell’Ultimo Mese

I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, hanno toccato in avvio di settimana nuovi minimi relativi a quota 2.268, su valori che non si vedevano dal 13 maggio scorso. A partire da tali minimi è scattato nelle ultime ore un tentativo di reazione che è riuscito a spingersi fino a 2.390, ma che non ha generato alcun tipo di indicazione tecnica di inversione al rialzo della tendenza.

Consideriamo quindi ancora preponderante in questa fase la pressione ribassista, e consideriamo probabile il raggiungimento di ulteriori nuovi minimi nel corso delle prossime tre-cinque giornate. Il grafico a candele weekly evidenzia il contesto di arretramento che si sta sviluppando sin dai massimi raggiunti durante la prima metà di giugno a 3.159. La flessione ha raggiunto finora dimensioni complessive del -28.21% in un mese circa.

La resistenza più significativa riferibile alle prossime 5-10 giornate è localizzata non prima di 2.604/2.618 e solo il superamento consolidato di tale forte barriera tecnica potrebbe ripristinare la spinta rialzista dominante, che aveva sorretto il mercato per mesi sin dai minimi di febbraio. Quando sono le 18:17 di lunedì 8 luglio, il contratto future Natural Gas con consegna 08/24 viene passato di mano a 2.354 dollari, in aumento del +1.51% su base giornaliera.

Uragano Colpisce la Costa Petrolifera USA

L’industria energetica texana sta affrontando in queste ore l’impatto dell’uragano Beryl. La potente tempesta si è abbattuta sulla Costa del Golfo proprio oggi lunedì 8, rendendo necessaria la chiusura di alcuni porti-chiave della navigazione. 

A livello di estrazione e produzione di idrocarburi, si segnalano forti rallentamenti nei processi di raffinazione e alcuni siti di produzione offshore sono stati evacuati. Beryl ha toccato terra vicino alla città costiera di Matagorda, in Texas, lunedì mattina, con venti massimi sostenuti sopra le 80 miglia all’ora (129 chilometri all’ora) ed ha colpito al cuore il settore energetico del Paese. 

La tempesta si era rafforzata fino a diventare un uragano di categoria 1, ma è stata declassata a tempesta tropicale a metà mattinata e si prevede che si indebolirà nel corso della giornata. Secondo il National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, la tempesta dovrebbe attraversare il Texas orientale e raggiungere la bassa valle del Mississippi e la valle dell’Ohio nel corso della settimana. 

Il Texas è il più grande Stato americano produttore di petrolio e gas, con circa il 40% della produzione di petrolio e il 20% della produzione di gas. Le interruzioni di corrente in Texas hanno colpito più di  2,3 milioni di persone lunedì mattina, secondo quanto riferiscono le aziende elettriche locali. Sono stati emessi avvisi di alluvione per diverse contee del Texas sud-orientale, tra cui Houston, dove hanno sede molte società energetiche statunitensi.

Quadro Tecnico 1-2 Sedute

Il grafico a barre da 30 minuti ci aiuta ad individuare con maggiore definizione di dettaglio il posizionamento dei riferimenti tecnici da utilizzare per l’operatività di brevissimo periodo. Siamo in presenza di un segnale ribassista ancora attivo, per cui livelli più importanti sono le resistenze che definiscono l’attuale posizionamento dei venditori.

Tali livelli sono posti adesso a 2.362/366 e 2.399/403. Entrambe le resistenze costituiranno tra stanotte e l’intera giornata di domani 9 luglio punti di probabile ripresa del ribasso in caso di nuovi recuperi. Le aspettative sono di discesa fino a 2.291 e 2.241. Il segnale tecnico descritto verrebbe annullato solo in caso di rottura della resistenza principale, mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 2.403.

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