Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Lieve Ripresa in un Contesto di Difficoltà

Nella sessione di ieri, gli equilibri delle due commodities sono stati mantenuti nonostante la lieve ripresa. Il petrolio greggio WTI rimane ribassista, ma si è avvicinato al target di 75 dollari; il gas naturale ha invece superato lo scalino di 2,65 dollari.

Nel complesso, non si sono registrati movimenti in grado di rivoluzionare la tendenza di breve termine, che si presenta complessivamente ribassista per il WTI, e in cauta attesa per il gas naturale.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 74.46 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 2,761 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI rimane ancora sotto la resistenza di 75 dollari, ma potrebbe tentare già in giornata un test al rialzo. Lo scenario più spiccatamente rialzista è però ancora lontano, se si considera che i due valori EMA a 50 e a 200 giorni si trovano ancora tra i 79 e gli 80 dollari.

Solo un recupero di quest’area potrebbe infatti garantire al prezzo del petrolio greggio texano un ritorno sui massimi relativi dello scorso mese.

Rialzi più timidi, come quello in corso verso la resistenza di 75 dollari, potranno infatti contribuire solamente a scongiurare nuovi arretramenti. In quest’ottica, l’estensione della ripresa attuale potrà raggiungere forse i 76,5 o 77 dollari, prima di incontrare già una prima pressione ribassista.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale, a differenza del petrolio greggio, ha già segnato un discreto recupero per riportarsi quest’oggi nei dintorni della resistenza ormai ben nota di 2,8 dollari.

Come più volte ripetuto, oltre questo target di prezzo si staglia una pressione ribassista particolarmente efficace, che ha spezzato i precedenti uptrend. Per questa ragione, in assenza di una spinta solida da parte del mercato, non ritengo plausibile un superamento rapido e sostenuto del target di 2,8 dollari.

Al contrario, appare più verosimile lo scenario di una stabilizzazione sul target intermedio attuale di 2,75 dollari e sotto la resistenza di 2,8 dollari, con l’obiettivo di scongiurare nuovi ribassi.

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