Venerdì il prezzo dell’Oro cerca di attirare alcuni acquisti dopo il calo, invertendo per il momento gran parte della caduta del giorno precedente, riportandosi sopra al livello dei 2.165 $. Nonostante l’Indice dei Prezzi alla Produzione statunitense (indice IPP) più caldo del previsto, i mercati stanno ancora scontando una maggiore possibilità che la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi di interesse nella riunione politica di giugno.
Ciò è rafforzato da un nuovo calo dei rendimenti obbligazionario degli Stati Uniti, il quale non riesce ad aiutare il dollaro americano ad attrarre acquirenti significativi. Oltre a ciò, un tono generalmente più debole sui mercati azionari potrebbe fornire un certo supporto al metallo giallo, considerando il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza.
Nonostante il rialzo, il prezzo dell’Oro rimane confinato in un range definito, mantenuto dall’inizio di questa settimana mentre i trader cercano maggiore chiarezza sul percorso di taglio del tasso della Federal Reserve prima di piazzare nuove scommesse direzionali.
Ciò, a sua volta, merita una certa cautela per i trader rialzisti, dato anche le condizioni di ipercomprato dal punto di vista giornaliero e in vista della riunione di due giorni del FOMC che inizierà martedì prossimo.
Nel frattempo, il rapporto economico statunitense di oggi, venerdì 15 marzo, contenente l’indice manifatturiero del NY Empire State, i dati sulla produzione industriale e l’indice preliminare sulla fiducia dei consumatori del Michigan, potrebbe fornire un po’ di slancio in quest’ultimo giorno della settimana.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.166,69 $, in rialzo dello 0,20% e all’interno di una fase di lateralità dopo aver formato un nuovo massimo storico a 2.195,23 $. Dal punto di vista operativo, una convincente rottura sotto i2.160 $ permetterebbe agli orsi di raggiungere l’obiettivo di breve termine del livello annuale dei 2.148,99 $, il cui superamento potrebbe portare ad un prolungamento del ribasso, con obiettivo (ambizioso) il livello annuale dei 2.104,23 $.
Viceversa, una chiusura netta sopra i 2.175 $ porterebbe i tori a tentare di riagguantare la zona dei massimi storici intorno al livello annuale dei 2.193,75 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.