L’euro dollaro recupera bruscamente terreno, salendo sopra 1,0800, in vista della FED, mentre la vittoria di Trump mantiene intatto il pregiudizio al ribasso.
Il prezzo dell’euro dollaro sta registrando un significativo rimbalzo, risalendo sopra 1,0800 nelle prime ore della sessione nordamericana di giovedì. Il fiber è risalito dopo aver toccato il minimo di quattro mesi sotto 1,0700 mercoledì, in parte grazie alla correzione del dollaro americano in attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve programmata per stasera. Gli investitori sono in attesa di segnali su un possibile rallentamento dei tagli ai tassi, dato l’attuale clima economico e l’incertezza politica negli Stati Uniti.
Mercoledì, il dollaro americano ha registrato una forte ascesa, con il future (indice DXY) che è salito oltre l’1,6%, il suo maggior guadagno giornaliero degli ultimi quattro anni. Questo movimento è stato alimentato dal successo elettorale del repubblicano Donald Trump, che ha battuto la candidata democratica Kamala Harris, e dal conseguente supporto del mercato alle politiche protezionistiche promesse da Trump, tra cui aumenti tariffari sulle importazioni e riduzioni fiscali per le imprese.
La prospettiva di nuove tariffe americane rischia di aumentare i costi dei beni importati, alimentando l’inflazione interna. La riduzione delle imposte societarie, d’altro canto, potrebbe incrementare la spesa, contribuendo ulteriormente alle pressioni sui prezzi.
Questo scenario, se realizzato, renderebbe difficile per la Federal Reserve proseguire con il previsto ciclo di tagli dei tassi di interesse. In questa riunione, i mercati prevedono un taglio di 25 punti base (0,25%), che porterebbe i tassi all’intervallo del 4,50%-4,75%, come suggerito dallo strumento FedWatch.
Tuttavia, l’attenzione sarà focalizzata sui commenti del presidente della FED Jerome Powell, che potrebbero offrire indizi sulla direzione futura della politica monetaria, specialmente in relazione alle misure economiche promesse da Trump.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0820, in rialzo dello 0,85% ed in pieno tentativo di recuperare il terreno perduto. I tori attendono solamente la riunione della FED prima di fare una qualsiasi mossa, che prevede un aumento delle loro posizioni se il cambio chiuderà sopra il livello chiave 1,0800, che porterebbe l’euro dollaro a tentare l’assalto del livello annuale 1,0862, il cui superamento comporterebbe un probabile veloce raggiungimento del livello chiave 1,0900.
Viceversa, un rinnovato ritorno della forza del dollaro USA potrebbe portare il fiber chiudere sotto il livello annuale 1,0764, con gli orsi che non avrebbero paura nel tentare l’allungo verso 1,0700, unico ostacolo per il raggiungimento del livello annuale 1,0643.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.