Alcuni temi del Nasdaq potrebbero risentire più di altri delle politiche del nuovo presidente USA. Oltre a Tesla, teniamo monitorate Meta e Alphabet.
Oltre a Tesla, di cui già abbondantemente si parla in queste ore visto il legame di Musk con il nuovo presidente eletto degli USA, altre aziende di alto profilo potrebbero essere significativamente influenzate dal cambio di scenario politico se Trump dovesse decidere di impostare nuove politiche rispetto all’ultima amministrazione.
Durante il suo mandato precedente Trump aveva più volte criticato le Big Tech, accusandole per la loro politica di censure “mirate” e per avere – in definitiva – troppa influenza politica. Non è escluso che questo possa condurre nei prossimi anni ad una più stringente regolamentazione del settore, che influirebbe sugli utili e sullo sviluppo di nuove funzionalità. Riportiamo di seguito le analisi aggiornate relative a Meta Platforms, Alphabet e, ovviamente, Tesla.
Il titolo, nella sua versione class “C”, sta mantenendo appieno l’impostazione rialzista orientata ai nuovi obiettivi aggiornati di quota 193.80/194.00 e 205.00/207.00. I supporti si sono alzati a 170.50/171.70 ed a 163.70/165.70, punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti nel corso del mese di novembre.
Il segnale tecnico è long da prezzi non superiori a 179.53. Piazziamo un allarme sull’eventuale cedimento di quota 163.70, confermata da una chiusura daily inferiore. A tale condizione sarebbe indispensabile rivedere l’analisi con nuovi aggiornamenti.
Il titolo sta oscillando da lunedì scorso a cavallo del supporto principale che si era formato durante la prima decade di ottobre a 560.80/565.20. Le aspettative di ripartenza del rialzo sono state finora deluse, ma l’impostazione non ha subito modifiche sostanziali.
È tuttavia necessario rivedere la disposizione dei supporti validi fino alla fine di novembre, posti adesso a 547.20/550.80 e 524.00/527.40. Le aspettative sono di rialzo fino a 627.50/630.00, target aggiornato.
Il segnale tecnico è long da prezzi non superiori a 562.90. Fissiamo un allarme sotto al supporto di quota 524.00; l’eventuale cedimento del livello con una chiusura daily imporrebbe una revisione dello scenario.
Segnaliamo per questo titolo la presenza di una robusta resistenza a 296.50/300.50, entro cui ci aspettiamo l’avvio di provvisorie prese di beneficio. I supporti si sono alzati – ma non molto – nelle ultime due settimane, segno che il movimento è piuttosto instabile e lascia margini per possibili correzioni anche ampie. I livelli sono disposti a 258.80/61.80 e 230.60/34.40, punti di probabile reazione in caso di arretramenti a novembre.
Le proiezioni puntano ai nuovi obiettivi di quota 328.50/330.00 e 342.50/345.00. Il segnale tecnico è long solo su ritorni a 273.00. Fissiamo un allarme in eventuale violazione di quota 230.60 con una chiusura daily; a tale condizione sarebbe indispensabile rivedere lo scenario.
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