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I fondi monetari convengono o è meglio il forex trading?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 20, 2024, 05:24 GMT+00:00

I fondi monetari convengono come strumento di investimento, oppure è meglio concentrarsi sul forex trading? Vediamo le differenze e i punti di contatto.

fondi monetari

Parliamo di fondo comune monetario, o fondo di liquidità, per comprendere la sua natura e verificare se i fondi monetari convengono o è meglio il forex trading.

Partiremo da qualche breve definizione per inquadrare cos’è un fondo comune monetario da una parte, e cos’è il forex trading dall’altra parte.

Quindi passeremo a specificare le caratteristiche di un fondo di liquidità e del forex trading, per chiudere con una indicazione di massima sui fondi comuni monetari disponibili e l’alternativa degli ETF monetari.

Cos’è un fondo comune monetario?

Detto anche fondo di liquidità, il fondo comune monetario (FMC) è un fondo comune d’investimento che ha come obiettivo offrire rendimenti in linea con i tassi del mercato monetario o di mantenere il valore dell’investimento, ma anche entrambi gli obiettivi.

Il fondo di liquidità impiega il capitale raccolto in strumenti che sono facilmente convertibili in denaro, tra cui:

  • titoli di Stato;
  • obbligazioni a tasso variabile;
  • obbligazioni garantite;
  • depositi a termine;
  • commercial paper.

La durata residua di tali strumenti è breve, in Italia non superiore ai 6 mesi.

Le caratteristiche di un fondo comune monetario europeo

I fondi monetari a breve termine in linea con gli orientamenti dell’Esma (European Securities and Markets Authority) devono soddisfare alcuni requisiti relativi alla durata, la liquidità e il rating degli strumenti in cui investono.

I fondi interessati a ottenere una tripla AAA, devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • 10% minimo del volume del fondo con scadenza overnight;
  • 30% del volume del fondo con scadenza entro 7 giorni;
  • scadenza media ponderata non superiore a 60 giorni;
  • vita media ponderata massima di 120 giorni;
  • partecipazione massima del 5% per ogni singolo emittente sottostante (fanno eccezione i depositi governativi e i depositi overnight).

Non tutti i fondi monetari sono uguali

Bisogna poi fare attenzione ad alcune caratteristiche di durata e di esposizione agli strumenti che differenzia molto tra loro i fondi monetari.

Alcuni fondi di liquidità, infatti, utilizzano strumenti derivati per garantire al fondo un rendimento ulteriore. Ciò significa che il rischio, l’esposizione, è maggiore.

I fondi monetari si distinguono anche per durata, perché non tutti sono a breve termine.

Dunque, prima di investire in un fondo monetario è indispensabile leggere il prospetto informativo per comprendere nel dettaglio tutte le sue caratteristiche.

I numeri dei fondi monetari e chi ci investe

Secondo abdrn Investments la dimensione attuale dei fondi comuni monetari è di 5.100miliardi di dollari negli Stati Uniti e di 1.000miliardi di dollari in Europa.

A investirvi sono i piccoli, come i grandi investitori: aziende, istituzionali, servizi pubblici, università, organizzazioni, investitori privati.

Perché investire in un fondo comune monetario?

L’obiettivo di un fondo comune monetario è di offrire un tasso competitivo in linea con i tassi di interesse correnti, o anche superiore.

Il fondo di liquidità è solitamente privo di barriere di accesso, rendendolo uno strumento altamente liquido e con rendimenti bassi ma adatti a un investitore che non intende assumersi rischi elevati.

Perché non investire in un fondo di liquidità?

I fondi di liquidità sono tornati interessanti in concomitanza con la politica monetaria restrittiva di numerose banche centrali. In particolare in Europa, i tassi di interesse sono rimasti a zero o sotto lo zero per 10 anni, rendendo questo strumento per nulla appetibile.

Ma con il rialzo aggressivo dei tassi di interesse, ecco che i fondi comuni monetari sono tornati ad attrarre gli investitori con uno stile a basso rischio.

Come noto la fase dei rialzi è terminata da tempo, quindi chi ha saputo approfittarne per tempo ha incamerato guadagni dignitosi negli ultimi due anni almeno.

Tuttavia, nonostante le banche centrali stiano riducendo i tassi di interesse non hanno alcuna intenzione di tornare a una politica monetaria ultra espansiva. Questo significa che anche per i prossimi due anni almeno (2025 e 2026) i fondi di liquidità continueranno a garantire un ritorno soddisfacente per chi non ama rischiare troppo.

Cos’è il forex trading

Di solito chi ha interesse per i fondi monetari è perché prova una certa attrazione per gli investimenti nelle valute straniere, quindi nel forex trading.

Il trading nel forex non è altro che una attività di investimento nelle valute straniere. L’investitore acquista e vende valuta allo scopo di trarne un profitto. Ad esempio, acquisto di dollari canadesi in cambio di euro, oppure acquisto di sterlina inglese in cambio di dollaro statunitense.

Ci sono vari modi di fare trading con le valute straniere. Alcuni preferiscono acquistare le valute reali per detenerle sul medio e lungo periodo, altri invece fanno trading giornaliero su piattaforme dedicate alle valute straniere.

Quale metodologia scegliere dipende dalle competenze personali e dal livello di rischio che si è disposti a mettere nel conto.

Potrebbe interessarti: Dove fare trading con crypto e valute fiat contemporaneamente.

Forex trading vs fondi comuni monetari

Dunque il forex trading e i fondi comuni monetari sono due modi molto diversi di investire, ma che possono coesistere nelle strategie di investimento.

Ad esempio. Un trader giornaliero attivo nel forex, potrebbe decidere di accantonare una parte dei guadagni maturati in un fondo comune monetario denominato in una delle valute straniere che segue di più.

Gli ETF monetari

Prima di concludere, introduciamo gli ETF monetari. Questi ultimi investono sui titoli di Stato a breve termine proprio come i fondi comuni monetari. Le differenze, però, sono molte.

Un ETF monetario non è gestito attivamente, ma è legato a un indice obbligazionario. Il tasso di interesse applicato all’ETF è allineato al tasso overnight e dunque cambia ogni giorno.

Il rischio è relativamente basso per la tendenza a investire in titoli di Stato di qualità, ma il rendimento è difficile da stimare a priori.

Nonostante le limitazioni, un ETF monetario si presenta economicamente più vantaggioso di un fondo comune monetario e potrebbe per questo garantire un ritorno sul capitale più elevato o più accelerato.

Non di secondaria importanza, la vendita di un ETF monetario è immediata. Giornalmente puoi acquistare e vendere gli ETF monetari perché sono negoziati in Borsa.

Con un fondo di liquidità, invece, devi avanzare la richiesta di rientro della liquidità (più eventuali guadagni) e attendere alcuni giorni per il riaccredito sul conto bancario.

Concludendo

Abbiamo visto come i fondi comuni monetari permettano agli investitori con una bassa propensione al rischio di investire la liquidità in eccesso in uno strumento legato ai titoli di Stato e ai conti di deposito in particolare.

Abbiamo presentato la differenza con il forex trading e la possibilità per chi acquista e vende valute straniere di parcheggiare una parte dei guadagni in un fondo di liquidità.

Infine abbiamo presentato gli ETF monetari, uno strumento di investimento diverso dai fondi comuni e che tuttavia presenta delle caratteristiche in comune e altre distintive che lo rendono interessante per un investitore con un profilo di rischio prudente.

Ora ti consigliamo di leggere la nostra guida dedicata agli emerging markets e come investire in Asia, e non solo, con i fondi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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