Il prezzo dell’euro dollaro viene scambiato senza particolari incidenti poco sotto il livello chiave 1,0900, in attesa della sessione inoltrata di Wall Street. I mercati finanziari hanno iniziato la settimana con cautela, poiché nei prossimi giorni diverse Banche Centrali annunceranno le loro decisioni sulla politica monetaria, inclusa ovviamente la Banca Centrale degli Stati Uniti .
Il future del dollaro americano è stato sottoposto ad una leggera pressione di vendita dall’inizio della giornata, poiché i mercati azionari sono saldamente in rialzo. Il Nikkei 225 è in rialzo di circa 1.000 punti o del 2,67% in un contesto di crescenti speculazioni secondo cui la Banca del Giappone (BoJ) metterà fine alla sua politica monetaria ultra-espansiva nella seduta di martedì. Nel frattempo, i rendimenti obbligazionari statunitensi mantengono il loro slancio positivo, limitando le perdite del future del dollaro americano. Il titolo obbligazionario a 10 anni offre attualmente il 4,30%, mantenendosi vicino al picco della scorsa settimana al 4,32%.
Dal punto di vista dei dati macroeconomici, l’Eurozona ha pubblicato la bilancia commerciale, che a gennaio ha registrato un surplus di 28,1 miliardi di euro, praticamente raddoppiando la lettura precedente. Inoltre, l’UE ha confermato l’indice Core Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IPCA) di febbraio al 3,1% su base annua, come stimato dagli analisti precedentemente.
È probabile che il fiber vedrà un aumento della volatilità nella sessione di mercoledì, quando la Federal Reserve concluderà la riunione di marzo, annuncerà la sua decisione politica e pubblicherà il riepilogo delle proiezioni economiche (SEP).
È altamente improbabile che la FED annunci un taglio dei tassi durante la riunione, anche se questa era una possibilità qualche settimana fa.
Dal punto di vista tecnico, il fiber sembra pronto ad estendere il movimento rialzista, e un posizionamento sopra 1,0900 legittimerebbe questo scenario dopo la correzione dell’ultima settimana. Quindi, una chiusura sopra il livello chiave 1,0900 porterebbe i tori a ritentare l’assalto del livello annuale 1,0959, l’ultimo grosso ostacolo prima di raggiungere i due obiettivi rialzisti principali rappresentati dal livello psicologico 1,1000 e dal livello annuale 1,1033.
Al ribasso, una chiusura sotto 1,0880 potrebbe portare l’euro dollaro a raggiungere l’obiettivo short rappresentato dal livello annuale 1,0862. Da monitorare un superamento di questo livello poiché gli orsi potrebbero sfruttare il momentum favorevole per raggiungere la zona di swing rialzista 1,0800.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.