Indici di Wall Street: gli Indici Cominciano a Sembrare Vulnerabili

Tra gli indici di Wall Street, il Dow Jones è quello che sta cedendo meno terreno.

L’incapacità di mantenersi al di sopra del livello annuale dei 33.267,87 punti, zona molto importante che durante la precedente fase laterale ha dato qualche spunto rialzista ha aumentato la prospettiva di una falsa rottura rialzista.

Infatti, ora una rottura al di sotto del successivo livello annuale dei 32.462,74 punti confermerebbe questo sviluppo. Tuttavia, una chiusura settimanale sopra i 32.800 punti rafforzerebbe l’idea di un inizio di tendenza laterale, simile a quella di inizio 2023. Dal punto di vista rialzista, i tori rientrerebbero in scena solamente con una netta chiusura settimanale sopra i 33.267,87 punti con il livello annuale dei 34.073 punti come primo obiettivo long.

Indici di Wall Street: l’S&P 500 testa l’area di demand

È in corso un’importante test della tenuta dell’area di demand dei 4.131,08/4.164,41 punti in questo momento, il quale ha permesso all’S&P 500 di fermare il ribasso di questa settimana. Ora i trader cercheranno di capire se vi saranno le condizioni per invertire la tendenza sfruttando il rimbalzo dall’area di demand oppure di aumentare le posizioni ribassista in ottica di raggiungere la successiva area istituzionale.

Difatti, con un rimbalzo sopra i 4.164,41 punti, i tori rientreranno in gioco per cercare di invertire la tendenza, mettere a freno le pressioni short sull’indice e tentare di raggiungere (e superare) il livello chiave dei 4.200 punti, il quale potrebbe fungere da supporto per allontanarsi dalla pericolosa spirare ribassista. Viceversa, una chiusura sotto i 4.131,08 punti permetterà agli orsi di aumentare le proprie posizioni e puntare in maniera decisa verso la prossima area di demand intorno ai 4.000 punti.

Indici di Wall Street: il Nasdaq cerca di sfruttare il supporto annuale

Il Nasdaq è l’indice che sta maggiormente cercando di frenare la brutta spirale ribassista delle ultime due settimane, e la falsa rottura ribassista del livello annuale dei 14.193,90 punti potrebbe giocare un ruolo di primo piano per le prossime sedute.

Il perché è piuttosto intuibile. Difatti, con una chiusura settimanale sì in territorio negativo ma con un deciso rimbalzo dal livello annuale menzionato prima, permetterebbe ai tori di prendere coraggio e tentare prima l’assalto ai 14.500 punti e successivamente al cercare di consolidarsi sopra il livello annuale dei 14.734,41 punti. D’altro canto, un posizionamento troppo vicino al livello annuale dei 14.193,90 punti potrebbe non dare troppi timori agli orsi , i quali cercheranno di raggiungere in breve tempo il livello psicologico dei 14.000 punti.

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