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Fondi Quant, Magnifiche 7, yen, Fed: il tracollo delle azioni

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 11, 2024, 05:54 GMT+00:00

Fondi Quant, Magnifiche 7, yen, Fed, chi ha innescato per davvero il tracollo delle azioni sui mercati mondiali il 5 agosto 2024?

Fondi Quant

In questo articolo:

I fondi Quant, le Magnifiche 7, il carry trade sullo yen o la Fed, chi è la causa del tracollo delle azioni?

Dopo il crollo dei mercati azionari di lunedì 5 agosto è giusto porsi la domanda di come è potuto accadere e quali fattori sono stati scatenanti e quali variabili secondarie hanno contribuito.

Attualmente la situazione sembra essersi tranquillizzata dopo che dagli Stati Uniti sono arrivati dati più confortanti sulla richiesta di sussidi di disoccupazione. Tali dati negli USA sono settimanali e quelli dell’ultima settimana di luglio 2024 hanno indicato un calo delle richieste di 17.000 unità a quota 233.000, mentre gli analisti si attendevano 240.000 richieste, scrive l’Ansa.

Torniamo però alle cause, poiché come ha riferito a Cnbc l’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, egli continua a stimare intorno al 35% una recessione soft degli USA entro il 2025.

Proviamo qui a ricostruire in breve quanto accaduto, per poi aggiungere alcune variabili secondarie che possono aver contribuito al crollo delle borse mondiali nella prima settimana di agosto.

Lunedì 5 agosto 2024: le cause del lunedì nero

Ad “aprire le danze” la decisione della Federal Reserve il 31 luglio 2024 di lasciare i tassi d’interesse invariati perché i loro dati rilevano che l’economia USA “continua a crescere a un ritmo solido”, nonostante la crescita dei posti di lavoro si sia “moderata” e il tasso di disoccupazione si sia mosso verso l’alto seppur resti “basso”.

L’inflazione, continua la Fed, si è attenuata ma resta sopra l’obiettivo del 2%. Dunque tassi fermi, ma il presidente della Fed, Jerome Powell, in conferenza stampa ha aperto alla possibilità di una prima riduzione dei tassi a settembre 2024.

Venerdì 2 agosto vengono pubblicati i dati sull’occupazione di luglio negli Stati Uniti, con i dati che mostrano un incremento dei posti di lavoro non agricoli di 114mila unità, mentre il consensus degli analisti si aspettava 185mila assunzioni a luglio. Il tasso di disoccupazione aumenta al 4,3% rispetto alla precedente lettura del 4,1%.

Ecco i primi due fattori scatenanti. La Fed dice che l’economia USA cresce ancora e che la disoccupazione non è poi così elevata, ma pochi giorni dopo l’aumento del tasso di disoccupazione al 4,3% sembra sconfessare la Fed, poiché una disoccupazione così elevata negli USA non veniva rilevata da tre anni.

Gli economisti a questo punto iniziano a ipotizzare che la Fed si stia muovendo troppo lentamente e che rischi di mandare in recessione l’economia. Si tratta di una lettura dei dati poco approfondita scopriremo dopo, ma intanto il guaio è fatto: il Nasdaq crolla del -6% il venerdì e il lunedì successivo Tokyo crolla del -12,4%.

L’eccessivo peso delle Big Tech sui mercati USA: le Magnifiche 7

Uno spazio a parte lo meritano le Big Tech, o le Magnifiche 7, che sono:

  • Alphabet (GOOGL);
  • Apple (AAPL);
  • Amazon (AMZN);
  • Meta Platform (META);
  • Microsoft (MSFT);
  • Netflix (NFLX);
  • Tesla (TSLA).

Vari analisti hanno giudicato non giustificati dagli investimenti la crescita esponenziale di questi 7 titoli, che rappresentano il 25% della capitalizzazione di mercato delle 2.500 società quotate negli Stati Uniti, ha fatto notare l’Economia del Corriere della Sera.

Senza contare che il mercato azionario statunitense da solo vale il 70% di tutti i mercati globali.

Basta allora un’azione di vendita repentina per innescare uno squilibrio che si propaga ben oltre i confini degli Stati Uniti.

Perché l’indice Nikkei crolla del 12,4% lunedì 5 agosto 2024?

Una serie di fattori avrebbero portato l’indice Nikkei 225 al tracollo del -12,4% (mai così male dal 1987). Proviamo a elencare i fattori, anche se è difficile dare una esatta gerarchia per dire quale ha pesato di più rispetto agli altri.

  • Carry trade sullo yen: gli investitori prendono in prestito yen a basso costo in Giappone, dove i tassi d’interesse sono rimasti a zero, e acquistano attività a più alto rendimento in altri Paesi con rendimenti prevedibili, come le azioni statunitensi (principalmente le Big Tech USA), le obbligazioni e altre valute straniere.
    Questo approccio ha recentemente perso la sua attrattiva, in quanto il valore dello yen è aumentato nelle ultime settimane e dopo che la Banca centrale del Giappone ha aumentato i tassi la settimana prima del crollo. Si parla di una attività di carry trade sullo yen da 250 miliardi di dollari almeno.
  • Il legame tra economia giapponese e statunitense: una parte rilevante delle esportazioni delle aziende nipponiche è diretta verso gli Stati Uniti, dunque il timore di una recessione negli USA ha portato gli investitori nelle azioni nipponiche esposte alle esportazioni a ridurre la loro esposizione. In più, uno yen più forte significa minori margini di profitto per tutte le aziende nipponiche che esportano.

E poi c’è il ruolo degli algoritmi finanziari che operano sui mercati, a cui dedichiamo un approfondimento a parte qui sotto.

Lo zampino dei Fondi Quant

Il MilanoFinanza, lunedì 5 agosto, aveva sottolineato anche il peso degli algoritmi sui mercati azionari, additando i Fondi Quant come la causa del crollo della Borsa di Tokyo.

I Fondi Quant guidati dagli algoritmi sarebbero andati “decisamente corti sullo yen e lunghi su Nikkei e Nasdaq negli ultimi mesi creando una bolla speculativa che è scoppiata la settimana scorsa e che prosegue lunedì 5 agosto”, aveva scritto il Milano Finanza.

Ma cosa sono i Fondi Quant? Sono fondi quantitativi con approccio ai mercati flessibile per cogliere le opportunità che derivano da mercati con forti fluttuazioni.

I Fondi Quant sono fondi di fondi e investono a livello mondiale privilegiando i fondi azionari e i fondi obbligazionari, senza disdegnare gli investimenti nel mercato monetario, scrive nel suo prospetto informativo la società svizzera Baloise Asset Management.

La scelta dei fondi su cui investire è demandata a diversi algoritmi informatici che, “privi di qualsiasi emozione, individuano gli investimenti più promettenti”.

Le altre variabili secondarie

  • I bassi volumi di scambio di agosto: altri economisti hanno fatto osservare che con agosto si riduce su molti mercati finanziari la presenza degli investitori, i quali si prendono una pausa dai mercati. Questo comporta una maggiore volatilità positiva e negativa nei casi in cui si verifichino scenari come quello a cui abbiamo assistito.
  • Prese di profitto d’agosto: come ha fatto notare Pictet Asset Management nel suo Barometro estivo, l’estate è un momento opportuno per prendere qualche profitto dal momento che il resto dell’anno porterà una crescita più debole e meno utili.

Non sempre è crisi finanziaria all’orizzonte

Axios, contattando alcuni analisti nelle immediatezze del crollo delle borse asiatiche di lunedì 5 agosto, ha intervistato una analista che ha fatto notare come “ogni tanto succedono delle cose strane, ma non tutto è la prossima crisi finanziaria”.

Concludendo

Dunque ora che fare? Tutto dipende da che tipo di investitore sei. Gli investitori di breve periodo che fanno trading giornaliero, devono rimanere particolarmente sensibili a questi movimenti repentini di mercato.

Gli investitori di medio e lungo periodo sono meno impattati dalle fluttuazioni di breve periodo, ma è chiaro che eventi come questo richiedono attenzione.

Tuttavia, l’investitore di medio-lungo non dovrebbe mai correre a vendere quando tutto crolla e qui Warren Buffett torna a dare lezione. La sua holding Berkshire Hathaway (BRK/A), nei primi sei mesi del 2024, ha deciso di vendere il 55,8% delle sue azioni Apple perseguendo un approccio meditato e programmato. Dunque prima del lunedì nero datato 5 agosto 2024.

Fondi Quant, Magnifiche 7, yen, Fed: il tracollo delle azioni.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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