Il Cambio Euro Dollaro Rimane sotto Pressione ma si Vedono Segnali di Ripresa

L’EURO continua a subire pressioni, non riuscendo a frenare il rimbalzo del dollaro americano, facendo sì che il prezzo dell’euro dollaro si muova ancora al ribasso e formando in mattinata un nuovo minimo settimanale sotto 1,0660. Come anticipato, il dollaro americano si sta rafforzando, spingendo il future DXY a essere scambiato vicino al livello di 106,00. Ciò è dovuto principalmente alle continue preoccupazioni sul rischio di mercato complessivo e alla performance contrastante dei rendimenti obbligazionari statunitensi.

In termini di politica monetaria, vi è un crescente consenso tra gli operatori di mercato sul fatto che la Federal Reserve probabilmente manterrà invariata la sua attuale posizione monetaria. La possibilità di un rialzo dei tassi di interesse a dicembre ha perso molto slancio, soprattutto dopo la recente riunione del FOMC e la pubblicazione del dato sulle buste paga non agricole più debole del previsto.

Panoramica fondamentale del fiber lato Eurozona

Un sentimento simile alla FED può essere osservato anche verso la Banca Centrale Europea, poiché gli investitori del fiber attualmente propendono per una prolungata impasse nelle sue misure di inasprimento, le quali probabilmente dureranno almeno fino alla fine del prossimo anno.

Quindi, il mercato rimane preparato alla debolezza del contesto macroeconomico dell’Eurozona che si protrarrà ameno fino al primo trimestre del 2024, soprattutto che gli ultimi dati cinesi manifatturieri sono risultati poco brillanti. Tuttavia, si tiene in considerazione che l’impatto di questi dati non sono stati molto impattanti, e per questo motivo probabilmente l’euro dollaro metterà in scena un tentativo di riprendere il rialzo.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0686, in ribasso dello 0,11% e proprio in questo momento, a seguito del discorso di Powell, il cambio si sta direzionando al rialzo, probabilmente a causa del ritorno alla propensione al rischio che rilancia i tori per cercare di riagguantare il livello annuale 1,0741. Tuttavia, i rialzisti dovranno affrontare il livello chiave 1,0700 il cui consolidamento al rialzo aumenterebbe le possibilità per il raggiungimento dell’obiettivo menzionato prima.

Viceversa, una chiusura giornaliera sotto 1,0700 frenerebbe i tori nel riprendere il rally, aiutando al tempo stesso gli orsi nel vedere più vicino il target di brevissimo termine 1,0650 e quello di breve termina a 1,0604 (livello annuale).

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