Il prezzo dell'Oro ha incontrato una nuova pressione ribassista e ha eroso parte dei guadagni della ripresa notturna.
Il prezzo dell’Oro si attesta poco sopra l’area dei 2.680 $ durante la sessione europea di venerdì, mostrando segni di vulnerabilità a causa di una combinazione di fattori economici e geopolitici. L’ottimismo legato all’impatto delle politiche economiche del presidente eletto Donald Trump, incentrate su crescita e inflazione, sembra oscurare le prospettive accomodanti della Federal Reserve, sostenendo la domanda di dollari americano. Questa tendenza, combinata con un clima positivo sui mercati finanziari, mantiene il metallo giallo sotto pressione.
Il dollaro americano ha mostrato una ripresa sostenuta a ottobre, soprattutto a seguito della vittoria elettorale di Trump, che ha portato a un aumento della domanda per il biglietto verde. Le aspettative di una politica economica più aggressiva, con potenziali tagli fiscali e stimoli alla spesa pubblica, contribuiscono a rafforzare il dollaro USA, rendendo il metallo giallo meno attraente per gli investitori esteri, poiché un dollaro forte tende a rendere più costoso l’acquisto dell’Oro.
Parallelamente, la recente decisione della FED di abbassare i tassi di interesse di 25 punti base (0,25%), portandoli al range del 4,50%-4,75%, ha contribuito a generare volatilità nei mercati. Nella dichiarazione post-riunione, la Federal Reserve ha indicato che l’allentamento dei tassi potrebbe continuare, concentrandosi sul supporto all’occupazione oltre che sul contenimento dell’inflazione. Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell non ha offerto indicazioni chiare su una possibile sospensione dei tagli dei tassi, alimentando aspettative di ulteriori riduzioni nel prossimo futuro.
Secondo le ultime stime, esiste una probabilità del 75% che la FED taglierà nuovamente i tassi a dicembre, riducendo ulteriormente i rendimenti dei titoli di Stato USA. Questo scenario, tuttavia, può trovare limiti in una possibile espansione del deficit e dell’inflazione, qualora Trump dovesse realizzare i suoi piani di stimolo economico e di aumento delle tariffe.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.688,31 $, in ribasso dello 0,66% e con uno slancio di ripresa che ha iniziato a vacillare dopo un tentativo di consolidamento sopra il livello chiave dei 2.700 $. Un’estensione del rialzo, quindi, verrebbe confermato solo da una chiusura sopra i 2.700 $, con la resistenza dei 2.740 $ a rappresentare il prossimo obiettivo LONG.
Al ribasso, una chiusura sotto i 2.680 $ suggerirebbe il ritorno degli orsi, che spingerebbero il prezzo dell’Oro a ritestare i 2.660 $, il cui superamento aprirebbe le porte per un veloce raggiungimento del livello chiave dei 2.600 $.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.