Il cambio euro dollaro tenta una ripresa ma avrà difficoltà a superare il livello di 1,08. GBP/USD e AUD/USD si mostrano invece in due assetti peculiari, con quest'ultimo in fase di netta ripresa.
I cambi euro dollaro, sterlina dollaro e dollaro australiano contro dollaro USA hanno sofferto il repentino rafforzamento del dollaro statunitense dopo la vittoria di Trump alle elezioni. A favorire il rialzo non è stato solo il trionfo in sé, già metabolizzato dal mercato, quanto la vittoria assoluta anche al Senato e il dominio al Congresso.
Dopo l’iniziale rally, il dollaro USA ha però iniziato a ritirarsi come naturale e fisiologico ritracciamento. Il mercato è tornato lentamente a una maggiore razionalità, lasciando però i tre cambi protagonisti delle nostre analisi in fase di debolezza. A soffrire particolarmente è il cambio euro dollaro, non lontano dai suoi minimi mensili.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna infatti 1,078, il cambio sterlina dollaro passa di mano a 1,2959 e il cambio dollaro australiano contro dollaro statunitense si ferma a 0,6644.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) mostra ancora una tendenza verso il recupero, ma dovrà fare i conti con la resistenza a quota 1,08 coincidente con l’EMA a 50 giorni.
Anche per uno scalino tanto breve come quello dalla fascia di prezzo attuale al target di 1,08, ritengo sia necessaria una spinta rialzista da parte del mercato, garantita da market movers favorevoli. Al momento, però, lo stato di salute dell’economia tedesca e la sua crisi di governo non stanno favorendo alcuno slancio al rialzo.
Ad ogni modo, in caso di recupero della resistenza a 1,08, il cambio euro dollaro potrà tentare una stabilizzazione sulla fascia di 1,082 e, da qui, estendere fino alla resistenza successiva a quota 1,0846.
Lo scenario di ripresa sarebbe invece compromesso da un nuovo arretramento oltre il supporto di 1,075. Obiettivo ribassista principale è ancora quello di 1,0680.
Il cambio sterlina dollaro dovrà invece tentare di recuperare il target di 1,298 per avviare un tentativo di accumulazione volto al ritorno sul livello di 1,30/1,33 abbandonato col crollo del 6 Novembre.
Le prospettive di ripresa, in questo caso, passano proprio per l’EMA a 200 giorni a quota 1,298; superata dunque questa resistenza intermedia già citata, la spinta favorevole del mercato potrebbe concedere al cross un recupero efficace.
Il cambio AUD/USD potrà invece terminare una settimana all’insegna della volatilità con un buon recupero, sopra quota 0,65.
Tuttavia, il cross non è ancora riuscito a capitalizzare sopra la resistenza successiva di 0,67 e potrebbe indugiare ancora in vista di questa chiusura settimanale, principalmente nella regione compresa tra 0,662 e 0,6665.
Eventuali ritracciamenti potrebbero coinvolgere invece il supporto a 0,655 e rigettare il cross in area di minimi mensili.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.