Il picco del prezzo dell’euro dollaro a 1,0915 raggiunto mercoledì, il massimo in sei settimane, è stato superato dopo la riunione della BCE di oggi, mentre il future del dollaro americano perde ulteriore terreno in attesa della seconda giornata di testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Nella prima giornata, Powell ha testimoniato sulla relazione semestrale sulla politica monetaria davanti al Comitato per i servizi finanziari della Camera e ha commentato la politica monetaria. In pratica ha ripetuto il noto messaggio di mantenere i tassi di interesse più alti più a lungo, aggiungendo che le decisioni future dipenderanno dai dati macroeconomici. Ha inoltre ribadito che il tasso ufficiale è probabilmente al suo picco e che i policy maker hanno ritenuto opportuno ridimensionare la politica monetaria “ad un certo punto quest’anno”. Come anticipato, il presidente Powell testimonierà nuovamente oggi, anche se davanti a una commissione diversa.
Il tono ottimista dell’azionario sta sostenendo l’ottimismo sul cambio, con il future del dollaro americano che rimane ancora sotto pressione. All’ora di pranzo la Banca Centrale Europea ha dichiarato la propria politica monetaria, mantenendo i tassi invariati per la quarta riunione consecutiva, lasciando il tasso sui depositi al 4% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,5%.
Inoltre, la BCE ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e inflazione, che doveva pesare sull’EURO, ma l’ampia debolezza del dollaro americano non ha portato quel ribasso fisiologico sul fiber.
L’euro dollaro ha rafforzato la tendenza rialzista dopo la conferenza stampa della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, che più o meno ha fatto eco alle aspettative del mercato. Il mercato aveva scontato un taglio dei tassi a giugno e la Lagarde ha indicato la riunione di giugno come un momento cruciale in cui la BCE avrebbe fatto il punto sui dati in arrivo e avrebbe preso una decisione.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0911, in rialzo dello 0,11% ed in pieno movimento rialzista, passando indenne anche la riunione della BCE. Da un punto di vista tecnico, una chiusura sopra il livello chiave 1,0900 permetterebbe ai tori di non aver più ostacolo per proseguire il proprio intento di raggiungere il livello annuale 1,0959, il cui superamento getterebbe le basi per un raggiungimento veloce del livello psicologico 1,1000.
In questa situazione esatta, lo scenario ribassista sembra improbabile, con gli orsi che attenderanno con pazienza un ritorno sotto 1,0900 per portare l’euro dollaro di nuovo in zona livello annuale 1,0862.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.