Lo U.S. Fed taglia i tassi di interesse dello 0,25% portandoli al 2 - 2,25%. Restano le incertezze sul commercio internazionale.
Terminata da poco la conferenza stampa del governatore dello U.S. Federal Reserved System (Fed), Jerome Powell, il quale ha confermato quanto tutti attendevano, la U.S. Fed taglia i tassi d’interesse dello 0,25% in una forchetta compresa tra il 2% e il 2,25%.
La decisione è stata motivata dalle incertezze sull’Outlook positivo dell’economia USA. A pesare l’incertezza sulla riuscita dell’amministrazione Trump di strappare un accordo commerciale con la Cina, ma anche la Brexit e in generale l’andamento del commercio nazionale e internazionale.
Come preannunciato poco più di una settimana fa dalla pubblicazione del Beige Book, l’economia statunitense prosegue su una strada positiva, il mercato del lavoro è in buone condizioni di salute, “l’attività economica cresce con andamento moderato. I salari sono mediamente buoni, il tasso di disoccupazione negli ultimi mesi è rimasto basso” a livelli che non si registravano dalla fine degli anni ‘60 dello scorso secolo.
La spesa delle famiglie cresce rispetto agli inizi dell’anno, ma gli investimenti fissi delle aziende cresce moderatamente. Per quanto riguarda l’inflazione, negli ultimi 12 mesi è rimasta sotto il 2% se si escludono gli alimenti e l’energia. “Le misure di compensazione dell’inflazione basate sul mercato restano basse; le misure basate sull’indagine delle aspettative di inflazione a lungo termine sono variate poco.”
L’obiettivo della riduzione dei tassi di interesse dello 0,25% ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi dello U.S. Fed, ovvero la massima occupazione possibile, avere un livello di inflazione al 2%, sostenere quindi l’espansione dell’economia statunitense.
Il comitato dello U.S. Fed continuerà a svolgere il suo lavoro di monitoraggio dell’economia USA e verificherà gli effetti del taglio sul costo del denaro. Jerome Powell, ha detto che il Fed è pronto a sostenere l’espansione anche nel prossimo futuro. Potrebbe quindi esserci un ulteriore taglio se le condizioni lo dovessero richiedere.
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Con due mesi di anticipo rispetto a quanto precedentemente indicato, ad agosto, lo U.S. Fed termina la vendita delle sue disponibilità aggregate in titoli nel System open market account.
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La votazione per la riduzione dei tassi d’interesse non ha attratto tutti i consensi del comitato del Federal Reserve System, contro la decisione di tagliare il costo del denaro si sono schierati in due: Esther L. George e Eric S. Rosengren, rispettivamente il presidente della Fed di Boston e il presidente della Fed di Kansas City.
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Nessun commento per ora è stato rilasciato dal presidente Donald Trump che da tempo chiedeva a gran voce un taglio dei tassi, anche se questi avrebbe voluto un taglio più consistente dello 0,5%.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.