Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale rimangono in cauta attesa dei risultati delle elezioni USA. L'assetto del gas vira però verso un superamento della resistenza di 2,8$ già in giornata.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha superato la soglia dei 71,5 dollari al barile con uno scatto rialzista nella giornata di ieri, causato dalle rinnovate tensioni in Medio Oriente. Ancora una volta, però, la resistenza intermedia a 72 dollari si mostra solida e potrebbe limitare le prospettive di ripresa almeno per il brevissimo termine, in ottica settimanale.
Il gas naturale ha invece tentato un recupero della resistenza di 2,8 dollari, dopo un primo arretramento. Nella giornata odierna possiamo attenderci un test di questo target.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 71,66 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,792 dollari.
Il petrolio greggio WTI si mantiene in assetto per un recupero sopra la resistenza di 72 dollari, ma sta ancora temporeggiando a causa della forte pressione ribassista esercitata da questo valore e dell’attesa per i risultati delle elezioni negli Stati Uniti.
In questo clima di incertezza, non c’è spazio per lunghi rally rialzisti, anche nel caso di un inasprimento delle tensioni in Medio Oriente.
Uno scenario più nettamente rialzista potrebbe vedere il superamento del target di 72 dollari con obiettivo successivo a 73,2 o 73,5 dollari al barile, ma i target più rilevanti tra i 75 e i 78 dollari sono ancora ben lontani.
Per la stessa ragione, anche eventuali ritracciamenti potranno essere limitati al supporto di 70 dollari. In questo caso, oltre al fattore di incertezza rappresentato dalle elezioni USA, va considerata anche la presenza di due indicatori EMA (a 50 e 200 giorni) situati a quota 70,8 e 70 dollari tondi. Questi due valori tecnici appena conquistati dovrebbero riuscire a limitare i ribassi.
Il prezzo del gas naturale potrà invece proseguire quest’oggi il test sulla resistenza a 2,8 dollari, dopo una ripresa che ha confermato l’impostazione rialzista di breve termine.
Non possiamo escludere in alcun modo una sostanziale stabilizzazione sul valore attuale nella giornata odierna. In questa analisi, evidenziamo però i due scenari più plausibili, al rialzo e al ribasso.
Nell’ipotesi di un superamento della resistenza a 2,8 dollari, il gas naturale sarà già proiettato verso il più ambizioso target di 3 dollari tondi. Si tratta di una resistenza psicologica molto calda, il cui raggiungimento partirà dalla conquista di alcuni scalini intermedi. Mi riferisco alle resistenze di 2,85, 2,88 e 2,95 dollari. Considerando però la forte pressione ribassista esercitata da questi valori psicologici, in caso di rally rialzista, il prezzo del gas naturale potrebbe osservare una prima battuta d’arresto già tra i 2,88 e i 2,92 dollari.
Lo scenario ribassista partirebbe invece da un mancato raggiungimento del target di 2,8 dollari e da un arretramento, a brevi passi, fino ai supporti già testati di 2,75 e 2,72 dollari.
I minimi settimanali di 2,58 dollari, raggiunti ieri, rappresentano l’obiettivo principale dei ribassisti, per poi puntare al target successivo di 2,50 dollari.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.