Prezzi Oro: Mercato Indeciso Dopo I Massimi, Rischio Formazione di Segnale Ribassista

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, stanno attraversando una sessione di relativa stabilità, con valori che si sono limitati finora ad oscillare nel range stretto compreso fra 2739.4 e 2757.5.

Il grafico weekly, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia la formazione di un segnale di indecisione prodottosi con la chiusura weekly di venerdì scorso. È infatti ben evidente la sostanziale assenza del cosiddetto “corpo” all’interno della candela che ha prodotto i massimi storici di quota 2801.8.

Questa indicazione tecnica potrebbe sfociare in un vero e proprio segnale di inversione ribassista nell’eventualità di chiusura settimanale inferiore a 2743.5, durante la sessione di venerdì prossimo 8 novembre. Per il momento ci limitiamo a segnalare la presenza di due aree di supporto valide per le prossime 5-10 giornate poste a 2703.2/2711.8 e 2680.2/2687.8.

Le aspettative per la settimana in corso sono di riavvicinamento dei valori a tali supporti, dopodiché sarà indispensabile attendere indicazioni dei prezzi per valutare se ci siano le condizioni per tornare in acquisto, puntando alla resistenza situata tra 2.809.6/2818.6. Passeremo in seguito all’analisi dettagliata del grafico intraday per individuare i riferimenti tecnici validi per il brevissimo periodo, che ci consentano di seguire più da vicino il movimento in corso.

Calo Inflazione Solo Provvisorio?

Sebbene oro e zucchero non siano asset strettamente correlati, il probabile aumento dei prezzi dello zucchero atteso nei prossimi mesi dalla maggior parte degli economisti andrebbe ad impattare direttamente sul prezzo di praticamente tutti i generi alimentari, mantenendo alta l’inflazione e favorendo l’oro.

Questa tesi è sostenuta dal responsabile della strategia di Marketgauge, Michele Schneider. Schneider ha evidenziato che, a causa delle incertezze geopolitiche e dei rischi crescenti di produzione legati al cambiamento climatico, anche una lieve interruzione della catena di approvvigionamento alimentare globale potrebbe far aumentare i prezzi dei cibi e l’inflazione nel 2025.

Inoltre, Schneider ha indicato che le incertezze sull’economia globale e sull’inflazione sono due fattori di supporto per l’oro. Nonostante il dollaro statunitense si mantenga forte e i rendimenti obbligazionari siano vicini al massimo trimestrale del 4,2%, l’oro continua a consolidarsi a livelli elevati.

“Se i rendimenti sono alti perché l’economia è in ottima salute, perché l’oro continua a essere acquistato?” ha chiesto. “Credo più nell’oro che nei Titoli di Stato USA. Se le materie prime, come lo zucchero, continuano a salire, siamo lontani dalla fine dell’inflazione. Penso che stiamo vivendo solo una pausa temporanea nell’inflazione prima che riprenda a salire.”

Livelli Tecnici Fino a Martedì 5

Su grafico a barre da 30 minuti notiamo come sia ancora attiva una sequenza di segnali ribassisti che si protrae sin da mercoledì scorso 30 ottobre. L’impostazione correttiva è mantenuta attiva dalle nuove resistenze di quota 2760.8/61.5 e 2772.4/2772.8.

Tali livelli costituiranno, fra stanotte e l’intera sessione di domani 5 novembre, punti di probabile ripresa della debolezza in caso di recuperi. Ci aspettiamo l’espansione del ribasso fino a 2717.6, obiettivo virtualmente raggiungibile entro la sessione di mercoledì prossimo. Sulla strada per tale obiettivo è posto un primo target intermedio a 2732.7.

Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze, da prezzi comunque non inferiori a 2754.0. Lo scenario verrebbe interrotto dall’eventuale violazione di quota 2772.8, semplice superamento del livello senza attendere altre conferme.

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