Governo difende il Def a spada tratta contro ogni attacco. Salvini e Di Maio non cambieranno la manovra economica perché i mercati e l'Europa lo vogliono. Ecco il punto della situazione.
La percezione è quella di un governo italiano sotto assedio. Dopo le bocciature dell’Unione Europea della scorsa settimana, sono arrivate le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale a preservare l’attuale programma del lavoro (Jobs Act) e la riforma pensionistica del governo Monti (riforma Fornero). Quindi è stata la volta della Banca d’Italia e dell’ufficio parlamentare di bilancio.
Il governo però non intende retrocedere e continua per la sua strada confermando questa manovra economica.
Secondo il vice direttore generale della Banca d’Italia, l’aumento dei trasferimenti correnti per reddito di cittadinanza e pensioni, così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto.
Queste parole l’alto dirigente di Bankitalia le ha pronunciate in audizione al Parlamento sulla nota al Def.
Il parere di Bankitalia è negativo su tutta la manovra economica, perché anche lo stop all’IVA avrà effetti limitati. Infatti, l’impatto potrebbe addirittura essere nullo se il mancato aumento dell’IVA fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie.
Bankitalia ricorda che per l’Italia è fondamentale ridurre il divario di crescita che c’è tra il nostro paese e l’Europa. Il vicepresidente ha quindi concluso:
“Una crescita più sostenuta e una maggiore coesione sociale non sono in contrasto con la disciplina di bilancio”.
Questa mattina il ministro dell’economia Giovanni Tria ha partecipato all’audizione congiunta delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il ministro conferma le previsioni contenute nel DEF e invita a non lasciarsi trascinare dall’andamento dei mercati. Il governo farà di tutto per recuperare la fiducia dei mercati ha detto il ministro, confermando che la manovra prevede interventi per 36,7 miliardi nel 2019.
Gli interventi previsti dal documento di economia e finanza prevedono 36,7 miliardi di euro di interventi nel 2019, di questi 22 miliardi saranno di maggior deficit e andranno quindi presi attraverso i finanziamenti allo stato, altri 15 miliardi arriveranno dai tagli e da maggiori entrare.
Quest’ultimo dato è così ripartito: 6,9 miliardi di tagli e 8,1 miliardi di euro di aumenti delle entrate. Per ora non si conoscono i dettagli, quindi non è ancora chiaro dove e cosa si taglierà e quali maggiori entrate consentiranno al governo giallo-verde di raccogliere i soldi necessari.
I vicepremier Di Maio e Salvini difendono la manovra da ogni attacco e aggressione, da qualunque lato provenga.
Non si tratta più solo di difendere una manovra, ma di difendere lo stesso patto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega Nord. Cedere alle pressioni internazionali e ai pareri delle autorità indipendenti italiane, significherebbe non solo darla vinta ma aprire una crisi di governo per incapacità a governare. Questa in sintesi la situazione che vede oggi impegnati tutti i ministri del governo a difendere la manovra finanziaria.
Salvini afferma di non prendere assolutamente in considerazione l’ipotesi di un cambio del DEF, la missione è fare in modo che i giovani italiani possano restare nel paese e non debbano essere costretti a emigrare altrove per trovare lavoro.
Di Maio dal canto suo punta sui cittadini, per i quali vuole la felicità e crede che questa manovra del popolo sia esattamente questo.
Alle 16.30 di oggi 10 ottobre, il Presidente del Consiglio Conte incontrerà le grandi aziende italiane partecipate dallo stato. Ci saranno Terna, Enel, Eni, Fincantieri, Ansaldo Energia, Poste Italiane.
La cabina di regia per gli investimenti è un tentativo di mostrare all’opinione pubblica e ai mercati che il governo è al lavoro per investire sul futuro dell’Italia.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.