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Previsioni Coinbase (COIN), il drop dei ricavi cosa comporterà?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 11, 2022, 08:29 GMT+00:00

Previsioni Coinbase (COIN), il drop dei ricavi cosa comporterà per il titolo azionario? Alcune affermazioni, gravi, pongono rischi di lungo periodo.

previsioni coinbase

In questo articolo:

Coinbase (COIN) ha chiuso la giornata di martedì 10 maggio a 61,75 dollari USA, con un calo durante la sessione del -15,39% e questo mentre l’indice Nasdaq 100 chiudeva in ripresa del +1,3%.

Il titolo, legato al mondo delle criptovalute, ieri ha sofferto dell’annuncio dei dati trimestrali che non sono andati come gli analisti prevedevano, anche se era nell’aria che i dati trimestrali non sarebbero andati bene dal momento che a “comandare” è il mercato delle criptovalute per Coinbase, che di mestiere fa il crypto exchange.

Dopo l’ATH a 69 mila USD del bitcoin a novembre 2021 e la pesante prima correzione ribassista poco sopra il supporto a 32.500 USD di gennaio 2022, era già chiaro che l’intero settore si fosse posto in un canale ribassista molto simile al “Crypto Winter” a cui abbiamo assistito nel 2018.

Coinbase i dati trimestrali

I ricavi sono crollati di conseguenza del 35% nel primo trimestre del 2022. Questo accade perché gli investitori sono in una fase di forte avversione al rischio e dunque disinvestono anche e a maggior ragione dalle criptovalute.

Anche se qui va fatta una precisazione necessaria sulle cause che hanno portato nelle ultime ore il BTC a crollare sotto i 30 mila USD per breve tempo. La Fondazione Luna Guarda che gestisce la crypto Terra (LUNA) e lo stablecoin (fake?) UST, ha venduto i 70 mila BTC che aveva comprato tra febbraio e marzo nel disperato tentativo di salvare il suo “stablecoin”. Acquisti che avevano spinto il prezzo della crypto sopra i 48K USD.

Detto questo, per inquadrare la situazione, torniamo alle previsioni Coinbase analizzando la situazione aziendale.

I ricavi totali nei primi tre mesi dell’anno, terminati il 31 marzo, sono stati di 1,17 miliardi di dollari rispetto agli 1,8 miliardi di dollari di ricavi dello stesso trimestre dell’anno 2021.

Coinbase (COIN), quindi, ha comunque messo a segno ricavi soltanto che sono in netto calo rispetto a quelli di inizio 2021 ed era difficile aspettarsi diversamente.

Coinbase è in bancarotta?

In queste ore è montato un caso Coinbase, tanto che l’amministratore delegato è stato costretto ad intervenire con un comunicato ufficiale riportato anche da Reuters, per affermare che il crypto exchange non rischia nessuna bancarotta.

Questo timore si è diffuso dopo che durante la earning call, è stato affermato che in caso di bancarotta di Coinbase anche i fondi dei clienti sarebbero trattati come parte della bancarotta, e i clienti verrebbero trattati come creditori privi di tutele. Non solo, i clienti verrebbero trattati come gli ultimi ad essere risarciti secondo le normative degli Stati Uniti.

Una affermazione molto grave che potrebbe portare molti clienti ad abbandonare l’exchange e a creare un avvitamento delle attività.

Questo aspetto apre una riflessione più in generale su tutti i crypto exchange: quanto sono sicuri i fondi su essi gestiti in caso di bancarotta?

Coinbase e Robinhood si fonderanno?

Da qui si sono propagate anche le voci di una possibile fusione tra Coinbase e Robinhood, il broker degli investitori retail statunitensi.

Tuttavia, questa suggestione è stata rigettata dal crypto exchange, riaffermando la volontà dell’exchange di proseguire con il suo piano di investimenti e di espansione previsto per il 2022.

Per quanto riguarda, invece, la possibilità che Coinbase si apra anche al trading delle azioni, il COO di Coinbase Emilie Choi ha affermato che non c’è nessun piano su questo versante e che loro restano focalizzati sulle crypto.

L’unico motivo che potrebbe spingerli ad adottare le azioni è che questo aiuterebbe anche l’adozione delle criptovalute.

E ancora: “Possiamo scegliere la redditività rispetto all’investimento nel business, ma abbiamo scelto l’investimento nel business”, ha affermato il CFO Alesia Haas, come riportato da Decrypt.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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