Petrolio saudita, attacco dei separatisti ai giacimenti di greggio. Non ci sono feriti e la società Aramco minimizza, ma il prezzo del petrolio schizza.
Lo scorso fine settimana un gruppo di separatisti Houthi yemeniti hanno attaccato un giacimento di petrolio nell’Arabia Saudita orientale, causando un incendio in un impianto dedito all’estrazione di gas.
Reuters Italia riporta, citando la compagnia petrolifera nazionale saudita, che la produzione non è stata compromessa.
L’attacco è avvenuto nello stabilimento Shaybah NGL riporta lo scarno comunicato stampa della Saudi Arabian Oil Aramco. Nel comunicato l’evento, occorso la mattina del 17 agosto, viene classificato dalla società come un “incendio limitato” che non ha causato feriti o interruzioni nell’attività dell’impianto.
Questo evento ha fatto innalzare il prezzo del petrolio, già in fibrillazione a causa delle altre tensioni internazionali che ormai da tempo attanagliano l’economia globale. La tensione tra USA e Cina ha infatti un nuovo ingrediente che si chiama crisi politica ad Hong Kong. Trump ha “moderatamente” minacciato Xi Jinping di far saltare i negoziati sul commercio dei beni tra i due Paesi se la Cina invaderà militarmente la sua stessa regione amministrativa speciale.
Giovanni Staunovo, analista di UBS, intervistato da Reuters Italia ha condiviso la sua analisi sul prezzo del petrolio:
“Sembra che il mercato stia incorporando nuovamente nei prezzi un premio per il rischio geopolitico dopo gli eventi del fine settimana, ma il fenomeno potrebbe non durare se non si verifica effettivamente una interruzione delle forniture.”
Ricordiamo che nell’area del Golfo Persico la tensione è alta dopo le schermaglie che hanno coinvolto alcune petroliere britanniche.
L’OPEC ha ridotto le sue previsioni di crescita della domanda globale di greggio nel 2019 di 40 mila barili al giorno, portando l’estrazione a 1,1 milioni di barili al giorno. Inoltre l’OPEC stima che nel 2020 il mercato globale sarà in leggero surplus di greggio.
Per quanto riguarda il prezzo del barile di petrolio secondo il basket OPEC, l’ultima rilevazione pubblicata proprio oggi sul sito dell’OPEC, riporta che il prezzo è a 59,56 USD il 19 agosto, in aumento lieve rispetto ai 59,13 USD rilevati venerdì scorso.
Anche nel paniere OPEC si è quindi avvertita l’onda d’urto dell’attacco all’impianto petrolifero dell’Arabia Saudita.
Ricordiamo che il basket OPEC si compone del petrolio degli aderenti all’ente internazionale, tra cui:
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Vediamo qual è il prezzo del petrolio in tempo reale.
Il Brent Crude è a 59,88 USD in risalita del +3,33%, il WTI a New York è in lieve ripresa del +0,14% a 56,26 USD dopo il crollo del 3% fatto registrare il 14 agosto a causa del surplus delle scorte di greggio negli USA annunciato a sorpresa dopo che a giugno erano sensibilmente calate.
Ora occhi puntati sui prossimi appuntamenti OPEC di settembre in cui si discuterà dell’informatizzazione e digitalizzazione dei sistemi per migliorare l’efficienza e sostenere la domanda di petrolio.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.