Manovra finanziaria. Il governo cede a Bruxells: deficit al 2,1% nel 2020

Al termine del nuovo vertice di governo, tutto incentrato sulla prossima manovra economica, le cifre presentate durante la conferenza stampa dal presidente del consiglio Conte e dal ministro dell’economia Tria, sembrano essere state “ammorbidite” dalle minacce di Bruxelles.

Il rapporto deficit/Pil sarà fissato al 2,4% nel 2019 come già stabilito, ma a differenza della precedente versione il rapporto scenderà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021. Le pressioni di Moscovici, Junker e di Dombrovskis, ma anche di altri membri della UE, hanno costretto il governo a guida M5s-Lega a rivedere i loro piani.

Una manovra finanziaria in 3 anni

La manovra finanziaria è un percorso da compiere in 3 anni. Il primo anno servirà a dimezzare la distanza che c’è tra l’Italia e le maggiori potenze europee, quindi si lavorerà per portare il debito al 126,5% e a ridurre la disoccupazione al 7%.

Per il 2019 ci sono 20 miliardi disponibili per le riforme volute dai due partiti, cioè quelle riforme inserite nel contratto di governo che ha dato vita all’insolito governo giallo-verde. Le risorse economiche saranno così ripartite:

• 10 miliardi al reddito di cittadinanza del quale abbiamo spiegato le caratteristiche in un articolo dedicato;
• 7 miliardi di euro per la riforma delle pensioni che sostituirà la cosiddetta Fornero;
• 2 miliardi per la flat tax;
• 1 miliardo per le assunzioni straordinarie.

Ma le cifre non sono del tutto chiare

Le cifre sono ancora confuse, infatti, questa mattina il ministro dell’interno Matteo Salvini, intervenendo a Radio Anch’io ha detto che ci sono 7-8 miliardi per la Fornero e 8 miliardi per il reddito di cittadinanza. L’investimento sulla Fornero varia a seconda di quante persone decideranno effettivamente di andare in pensione il prossimo anno.

La pensione di cittadinanza

Dal 2019 potranno andare in pensione circa 400 mila persone bloccate dai vincoli dell’attuale legge. Non ci saranno penalizzazioni e paletti, nessun limite di reddito. La riforma, precisa il governo, non partirà già a gennaio, ma nei primi mesi del 2019. Quindi bisognerà pazientare ancora qualche mese prima di poter conquistare la sognata pensione.

Per la Lega liberare 400 mila persone dalla legge Fornero, significa anche avere nuovi posti di lavoro per le nuove generazioni. Secondo alcuni calcoli si potrebbero infatti liberare tra i 6 mila e i 20 mila posti nelle scuole in un solo anno e circa 40 mila posti nella sanità tra medici e dirigenti.

Piano di assunzioni straordinarie nelle forze dell’ordine

Sono anni, forse più di un decennio che in Italia non si svolgono concorsi per l’assunzione di giovani leve da aggiungere agli organici delle forze dell’ordine. Lo scorso anno, dopo dieci anni, era stato finalmente indetto un concorso per l’assunzione di nuovi allievi marescialli dei Carabinieri.

Ma si è trattato di poca cosa rispetto alle reali esigenze. L’uno o due miliardi di euro messi nel Def del 2019 serviranno a finanziare un piano di assunzioni straordinarie pari a circa 10 mila uomini e donne, che “serviranno a portare più sicurezza nelle strade del nostro paese”, ha spiegato il vicepremier Salvini.

Il deficit calerà dice il premier Conte

Il premier Conte ha spiegato che il deficit calerà dall’attuale 130,9%, al 126,5% nel 2021. Si tratterà di un calo progressivo e frutto del piano economico triennale.

Il ministro dell’economia Tria ha aggiunto che ci sono anche investimenti nel piano economico e anche in questo caso si tratta di fondi messi a disposizione in maniera progressiva: 0,2 punti percentuali nel 2019; 0,3 punti di investimenti nel 2020; 0,4 punti percentuali per gli investimenti del terzo anno.