Manovra economica. Più soldi per taglio cuneo fiscale: 3 miliardi

Se al governo ci sono due o più partiti, mettersi d’accordo sulla manovra economica diventa più complesso. Ieri sera è stato necessario un vertice di governo giallorosso straordinario, per sciogliere la matassa che riguarda le coperture finanziarie necessarie a soddisfare le richieste politiche di tutti i partiti interessati.

Oggi lunedì 14 ottobre, il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per approvare il Documento programmatico di bilancio e il Decreto fiscale, ma secondo voci di corridoio il Consiglio potrebbe essere rimandato a domani martedì 15 ottobre.

I tempi sono stretti, oltre il 20 ottobre non si può andare perché c’è il Parlamento italiano che attende la manovra per poterla leggere e avviare il processo vero e proprio che dovrà portare entro il 31 dicembre all’approvazione della Legge di Bilancio.

Manovra economica e taglio cuneo fiscale: +3 miliardi

Il taglio del cuneo fiscale è il cuore di questa manovra economica 2020, subito dopo l’estinzione delle clausole di salvaguardia sull’iva.

Il Governo avrebbe trovato ulteriori fondi per portare a 3 miliardi di euro la dotazione per il 2020.

Come noto il taglio del cuneo fiscale servirà ad alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti a partire da luglio 2020. Salirà quindi il netto nelle buste paga dei lavoratori dipendenti. A partire dal 2021, poi, il cuneo fiscale si estenderà anche alle imprese su volontà del M5s.

Il fondo per le famiglie

Dall’accorpamento di varie agevolazioni e bonus fino a ora destinati alle famiglie, dovrebbe nascere il fondo per le famiglie. Un’unica misura a favore delle famiglie che dovrebbe servire a coprire il pagamento delle rette degli asili privati, e altri sostegni alle coppie che fanno o hanno figli.

Abolizione del Superticket

L’abolizione del superticket dovrebbe attivarsi a partire da metà 2020, ma non c’è ancora certezza dal momento che servono le coperture economiche per farlo.

Quota 100 sì o no?

Il Movimento 5 stelle non intende abolire Quota 100, vorrebbe dire rimangiarsi la parola con l’ex alleato Matteo Salvini e dargli una ulteriore leva politica per inabissarli (tutti gli ultimi sondaggi politici vedono il M5s sempre più ridimensionato).

Ma Italia Viva di Renzi spinge contro le agevolazioni per i pensionamenti anticipati, perché farebbero recuperare 8 miliardi di euro.

Ad ogni modo, qualche modifica “soft” a Quota 100 ci sarà. Si pensa, ad esempio, all’allungamento delle attuali finestre d’uscita di tre mesi, così da mantenere i richiedenti per più tempo nelle rispettive collocazioni lavorative. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo smentisce tale possibilità.

Anche il reddito di cittadinanza dovrebbe subire un perfezionamento, ma solo per affinare gli strumenti contro i “furbetti” e per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

In particolare si vorrebbe sospendere il sussidio a quanti accettano contratti di lavoro fino a tre mesi e introdurre meccanismi per stanare chi non si presenta ai colloqui.

Commissione Europea in attesa

La Commissione europea attende che tutti gli stati membri inviino la propria Legge di bilancio, entro il 30 novembre i tecnici della Commissione si esprimeranno con un proprio parere a favore o contro la legge di bilancio di ciascun paese.

L’Italia è naturalmente sotto i riflettori, ma con un amico di partito Commissario economico non ci dovrebbero essere particolari problemi, ammesso che la nuova Commissione Ue riesca a insediarsi entro l’anno.