Pubblicita'
Pubblicita'

Libra coin. Facebook rassicura: rispetteremo la privacy degli utenti

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 10, 2019, 08:44 GMT+00:00

Libra coin. Facebook rassicura il legislatore statunitense: rispetteremo la privacy degli utenti e garantiremo la sicurezza dei consumatori.

libra coin

Se una azienda si macchia, neppure il migliore dei detersivi nanotecnologici è capace di far ritornare il biancore iniziale: la macchia resta e non la levi dalla testa dell’opinione pubblica. Quindi, annunciando la nascita di Libra coin e del suo sistema di gestione dei dati finanziari degli utenti, una delle prime domande che tutti si sono posti ha riguardato la privacy degli utenti.

Sarà Facebook in grado di tutelare la privacy dei dati finanziari di quanti useranno Libra coin e il sistema di pagamenti sottostante?

Facebook mette le mani avanti e scrive alle autorità americane per rassicurarli che Facebook e il sistema Libra rispetteranno la riservatezza dei dati degli utenti.

Le lettere di Facebook per rassicurare sulla privacy degli utenti

A maggio lo U.S. Senate banking committee, aveva richiesto a Facebook Inc. maggiori chiarimenti su Libra in particolare sul versante della gestione dei dati finanziari degli utenti.

Il comitato aveva scritto una lettera aperta personalmente indirizza a Mark Zuckerberg quale CEO di Facebook, in cui gli chiedevano chiarimenti sia sul lato della privacy, ma anche della protezione del consumatore.

La risposta è ora arrivata attraverso David Marcus capo della speciale sezione Facebook blockchain. La lettera di Marcus risale a lunedì scorso e in un passaggio riportato da Coindesk.com, recita così:

“Voglio dare la mia personale rassicurazione che ci impegniamo a prenderci il tempo necessario per farlo nel modo giusto”.

Altra lettera David Marcus l’ha inviata alla democratica e membro del Congresso statunitense Maxine Waters, che insieme a un gruppo di deputati democratici aveva formalmente chiesto a Facebook di fermare il suo piano di implementazione della Libra coin.

Marcus scrive quindi allo House Financial Services Committee, per difendere il progetto Libra e per rassicurare con tono diplomatico che Facebook rispetterà le leggi e gli utenti.

La lettera, secondo il The Hill che ha potuto leggerne il contenuto, è datata 3 luglio 2019 ed è rivolta ai deputati democratici che avevano firmato una petizione per una moratoria contro Libra.

Secondo i deputati democratici, oltre ad esserci rischi potenziali per la privacy degli utenti, gli hacker potrebbero essere attratti dalla nuova criptovaluta e mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti.

Marcus nella lettera rassicura che sono consapevoli del fatto che una grande idea richiede tempo, che il legislatore e altri attori sono preoccupati e si pongono domande importanti, ma loro (Facebook) non intendono farlo da soli. Una rassicurazione molto diplomatica che ha l’intento di creare un clima sereno e disteso tra legislatore e Facebook su un tema molto delicato.

Tutti sono consapevoli del fatto che non è solo una questione di privacy, una società come Facebook con almeno due miliardi di utenti in tutto il mondo e la sua personale moneta digitale, preoccupa qualsiasi legislatore.

Anche il governatore della Banca d’Australia di recente si era espresso sulla Libra coin di Facebook, indicando che il progetto ha l’attenzione da parte di chi gestisce le politiche monetarie nazionali e anche internazionali.

Libra rispetterà tutte le normative

Libra coin non sarà affatto come gli altri crypto asset, la stable coin che Facebook intende realizzare avrà ben poco di decentralizzato, avrà ben poco dell’autonomia che godono le criptovalute come il bitcoin.

Libra coin sarà censurabile, centralizzata, gestita strettamente dalle normative. Insomma Zuckerberg avrebbe anche potuto fare a meno di usare la parola criptovaluta e di spendere milioni di dollari per creare la sua blockchain privata.

Leggi come funziona Libra coin, la moneta di Facebook.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Pubblicita'