Libra coin. Il Capo di Calibra David Marcus in audizione Commissione Senato USA prova a difendere la criptovaluta dagli "inquisitori".
Forse dietro la caduta libera del bitcoin di queste ore c’è l’audizione di David Marcus capo di Calibra, la società sussidiaria di Facebook Inc. a cui Zuckerberg ha demandato il compito e l’onere di occuparsi di libra coin.
Probabilmente presagendo quanto sarebbe accaduto, e cioè che libra non avrebbe ottenuto i favori del legislatore, il caro Zuckerberg ha creato il parafulmine Calibra per evitare che Facebook ne fosse intaccata direttamente: cosa gli avrebbero detto gli azionisti, infatti, dal momento che la società è quotata in borsa?
E allora mandiamo Marcus alla Commissione banche del senato americano, dove in due ore di domande il manager ha dovuto difendere il progetto Libra aggrappandosi ai vetri con le unghie.
Marcus, pur di convincere i senatori della bontà della criptovaluta di Facebook, ha messo a verbale che lui si farebbe pagare l’intero stipendio di libra coin, perché è garantita 1 a 1 da riserve reali.
Marcus ha ricordato ai senatori “inquisitori” che nella cordata di aziende che sostengono libra non c’è solo Facebook Inc. ma circa una trentina di altre aziende. E il senatore Sherrod Brown, gli ha ricordato che il social network da solo conta circa due miliardi di utenti.
Già, perché ciò che preoccupa il senato americano e in generale il governo USA e non solo, è il fatto che libra coin nascerebbe con un bacino di utenti ben più grande di qualsiasi Stato esistente al mondo: una perdita di potere del genere nessuno Stato se lo può permettere.
Inoltre, anche se Facebook ha la stessa quota di partecipazione dei partner in Libra Foundation, il fatto che abbia così tanti utenti, secondo il senatore Brown, gli conferisce un peso rilevante e una maggiore influenza sulle decisioni rispetto ai partner.
Il capo di Calibra ha dovuto rispondere alle domande più strambe e bizzarre, che sinceramente strappano anche un sorriso.
La senatrice Kyrsten Lea Sinema ha chiesto cosa accadrebbe se un residente del suo Stato (l’Arizona), usasse un wallet sviluppato in Spagna ma truffato da un pakistano. Dove dovrebbe rivolgersi il consumatore per presentare un ricorso?
La risposta di Marcus è stata che i cittadini statunitensi useranno un servizio wallet americano.
Il senatore Tom Cotton ha invece chiesto che impatto avrebbe la criptovaluta sulla capacità degli Stati Uniti di imporre sanzioni ed embarghi. Il riferimento è alla criptovaluta in fase di sviluppo in Iran, Paese contro il quale gli USA hanno promulgato nuovi embarghi e sanzioni. Ma anche il Venezuela con il suo Petro.
La risposta di Marcus è stata lapidaria, se non faremo anche noi la nostra criptovaluta gli USA resteranno fuori dai giochi. Entro 10, 15 anni metà del mondo sarà su blockchain e se noi non ci saremo, dice Marcus riferendosi agli USA, il nostro apparato di sicurezza nazionale sarà a rischio perché indebolito.
Il CEO di Calibra ha incassato i pugni solo del primo round, oggi alle 10:00 ora locale di Washington DC, è atteso alla Commissione servizi finanziari della Casa Bianca.
Lo U.S. House committee on financial services vuole esaminare da vicino libra, la criptovaluta proposta da Facebook e il suo impatto sui consumatori, sugli investitori e sul sistema finanziario americano.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.