I dati delle Borse Europee aperte il 24 dicembre. Le chiusure delle Borse Asiatiche e le previsioni sulla Borsa di New York. In arrivo gli ultimi dati economici del 2018 dagli USA.
Sono poche le borse europee aperte quest’oggi per via delle festività. Il 24 dicembre è per molte borse del vecchio continente un giorno di riposo, ma quelle che sono rimaste aperte scontano perdite vicine all’1%.
La Borsa di Parigi ha aperto la seduta in calo dello 0,93% a 4.650 punti.
Identica sorte per la Borsa di Londra che alla vigilia del Natale cede lo 0,7% a 6.677 punti base.
Sono invece chiuse la Borsa di Milano e la Borsa di Francoforte. Piazza Affari riaprirà il 28 dicembre per una chiusura d’anno che molti operatori finanziari non vedono l’ora si materializzi.
Per la cronaca le altre borse aperte in Europa sono Amsterdam (-0,7%), Madrid (-0,58%) e Lisbona (-0,4%). Tutte chiuderanno anticipatamente alle 14.00.
In Asia non tutte le Borse sono aperte, Tokyo è chiusa per festeggiare il compleanno dell’Imperatore Akihito.
Shanghai chiude in rialzo dello 0,43%, mentre Seul chiude in negativo a -0,31%, negativa anche Hong Kong a -0,4%. Mumbai è sulla parità: -0,05%.
In Australia, Sydney chiude anticipatamente per festeggiare la vigilia di Natale a +0,43%.
La Borsa di New York ha chiuso la peggiore settimana dai tempi della crisi della banca Lehman Brothers: ha perso oltre il 5% di capitalizzazione di mercato.
Per il 24 dicembre Wall Street resterà aperta solo in mattinata, per poi lasciare spazio ai festeggiamenti natalizi.
Ma c’è poco da festeggiare nel cuore economico degli USA, la Federal Reserve ha abbassato le stime di crescita del Pil USA per il 2019 dal +2,5% al +2,3%. Si tratta sempre di una fase di crescita, ma come andiamo ripetendo da settimane è una crescita in frenata. E non è certo chiaro come inizierà il 2019 e, soprattutto, come procederà.
Le incertezze viste in questo 2018 e le difficoltà ancora in atto in molti Paesi, rendono il quadro economico mondiale incerto. Probabilmente il 2019 sarà un anno da navigare a vista.
Arrivano dagli USA gli ultimi dati economici degni di nota per questa fine d’anno finanziario.
Giovedì 27 dicembre saranno pubblicati i dati:
I dati presentati serviranno a meglio comprendere se la Fed ha “azzeccato” la sua previsione al ribasso sulla crescita economica degli Stati Uniti.
Venerdì 28 dicembre verrà pubblicato l’indice sulle vendite di case in sospeso, su elaborazione della USA National association of realtors. L’indice è considerato molto importante per capire l’andamento dell’attività edilizia abitativa.
Mancano solo pochi giorni al termine dell’anno ed è ormai tempo di bilanci anche per le borse di tutto il mondo.
Questo può essere considerato l’anno delle correzioni al ribasso in tutte le maggiori classi di investimento.
Dopo un 2017 fantastico per tutti gli asset di investimento, il 2018 è iniziato con crolli verticali nel settore delle criptovalute, e cali sensibili per le obbligazioni, il petrolio, e per i maggiori indici delle borse mondiali.
La guerra commerciale USA – Cina non ha fatto per nulla bene ai mercati finanziari che già ad inizio anno avevano intravisto i segnali di una frenata nella crescita economica mondiale.
Molti scenari di crisi hanno contribuito alla frenata. Non dimentichiamo la crisi della lira turca e l’alta inflazione in Argentina. Ed ancora la Brexit che in Europa crea non pochi problemi nei rapporti commerciali: come si continuerà ad operare si domandano le aziende? Aumenterà la burocrazia alla dogana? Verranno imposte tasse sulle merci?
Gli scenari di crisi non fanno mai bene all’economia, non solo alla finanza, anche all’economia reale.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.