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Borsa di Tokyo: mercati asiatici piatti. New York poco mossa. Trump vede vice Xi Jinping

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Fabio Carbone
Aggiornato: Apr 4, 2019, 07:49 GMT+00:00

Piatta la Borsa di Tokyo ed anche il resto dei mercati asiatici si dimostrano attendisti. Fiacca anche la Borsa di New York. Tutti attendono il vertice tra Trump e il vice premier cinese.

Borsa di Tokyo

Il giovedì delle borse asiatiche e della Borsa di Tokyo si è concluso in una condizione di apparente quiete, gli investitori asiatici preferiscono studiare piuttosto che muovere i mercati con acquisti e vendite di titoli.

Gli investitori studiano e attendono evoluzioni dal tavolo dove si decide l’inizio o la fine della guerra commerciale USA – Cina sui dazi doganali.

Secondo il Financial Times, riporta TeleBorsa, i gruppi di negoziazione sarebbero vicini a una intesa. Una parte consistente dei dossier sarebbero già stati risolti. Ciò che rimarrebbe ancora da definire riguarda la rimozione dei dazi che gli Stati Uniti d’America hanno già imposto alla Cina nel 2018 su una gamma determinata di prodotti, e stabilire delle garanzie da ambo le parti che effettivamente rispetteranno l’accordo.

Il primo punto viene richiesto dalla Cina, che vuole eliminare i dazi già imposti; il secondo punto è richiesto dagli USA che evidentemente non si fidano della controparte.

Trump incontrerà il vice premier cinese Liu He

Previsto nel pomeriggio di Washington l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e il vice premier cinese Liu He.

L’incontro è riportato dal sito della Cnbc, il quale elenca l’agenda degli appuntamenti previsti per oggi alla Casa Bianca.

L’incontro dovrebbe avere luogo nello Studio Ovale alle 16.30 ora locale. Un incontro dal forte significato, perché indicherebbe ai mercati che davvero si è prossimi ad un accordo risolutivo.

Nei giorni scorsi Larry Kudlow dello staff economico del presidente, aveva affermato che Beijing riconosce agli USA la legittimità delle richieste sul diritto di proprietà sulle tecnologie, e l’inviolabilità dei sistemi informatici nazionali.

Ora bisogna creare basi solide affinché l’accordo possa essere davvero attuato e rispettato dalle parti: questo è l’aspetto centrale della trattativa.

Borsa di Tokyo in tempo reale

Passiamo all’andamento della Borsa di Tokyo in tempo reale, per verificare che l’indice Nikkei 225 è rimasto sulla parità a +0,054%, ovvero a 21.724,95 punti (+11,74 punti base).

L’indice Topix ha chiuso invece in leggera diminuzione, -0,11% a 1.620,05 punti (-1,72 punti).

Andamento delle borse cinesi

Decisamente meglio le borse cinesi, dove i principali listini guadagnano quasi un punto percentuale ancora sull’onda dei risultati positivi della manifattura cinese. Alla Borsa di Shanghai l’indice SSE Composite guadagna lo 0,94% (3.246,57 punti e +30,28 rispetto alla chiusura precedente). Bene anche la Borsa di Shenzhen, il cui indice SZSE Component sale dello 0,73%, a quota 10.415,8 punti base (+75,29 punti rispetto alla chiusura precedente).

 

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Le altre borse asiatiche

Continuiamo il viaggio tra le borse asiatiche per segnalare l’andamento svogliato delle altre.

L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong perde lo 0,43% (29.860,18 punti): ricordiamo che questa Borsa è ancora aperta.

La Borsa di Taiwan è positiva dello 0,13%. Risultato quasi identico per la Borsa di Singapore a +0,16%. Lievemente negativa la Borsa di Kuala Lumpur a -0,11%; positiva invece la Borsa di Jakarta dello 0,21%. Negativa la Borsa di Bangkok -0,40%. Leggermente negativa anche la Borsa di Mumbay dello 0,12%.

Trasferiamoci in Oceania per segnalare il positivo andamento della Borsa di Sidney: +0,76%.

 

Qui la guida agli indici asiatici.

Borsa di New York in tempo reale

Lenta anche la Borsa di New York, dove il Dow Jones chiude in positivo di appena lo 0,15% a 26.218,13 punti. L’indice di benchmark S&P-500 è in positivo dello 0,21% a 2.873 punti base.

Decisamente più positivo l’indice Nasdaq 100 (+0,6%), mentre lo Standard & Poor’s 100 è positivo dello 0,16%.

Nello S&P-500 si distinguono il settore informatico (+0,83%), i beni di consumo secondari (+0,71%), i materiali (+1,33%).

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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