Analisti in disaccordo sulle capacità reali dell'offerta di rame per il 2024. I prezzi intanto sfondano resistenze importantissime
I prezzi del future sul Rame, quotato in dollari al Comex, hanno toccato quest’oggi nuovi massimi a quota 4.0810, sui valori più alti dal 19 aprile dell’anno scorso. La sessione si sta comunque avviando ad una chiusura negativa. Mentre sono le 19:30 di giovedì 14 marzo, il contratto Future Copper con consegna 05/24 viene infatti scambiato a 4.0440, con un calo del -0.39% su base giornaliera.
L’elemento tecnico di maggior rilievo è ben evidenziato dal grafico storico, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi. A partire da maggio 2023 le quotazioni sono stabilmente rimaste sotto alla resistenza di lungo periodo che si staglia fra 4.0170/4.0240. In tutto questo periodo il mercato ha sofferto fasi di arretramento con ripercussioni fino ai minimi di ottobre 2023, registrati a 3.5195.
Da quel periodo in poi, la pressione rialzista è tuttavia tornata a farsi dominante e proprio durante questo mese di marzo, stiamo assistendo allo sfondamento rialzista della barriera delle resistenze, in un contesto che ancora non evidenzia indicazioni di esaurimento della pressione in acquisto.
ll mercato del rame nel 2024 appare in bilico tra la potenziale pressione al rialzo sui prezzi dovuta a problemi di offerta e una previsione di surplus di produzione, soprattutto dalla Cina. Ciò rende questo metallo un elemento di interesse critico per gli investitori, specialmente quelli concentrati sulle commodities e sui settori dell’energia rinnovabile e dell’elettricità, che continuano a guidare la domanda.
Il Copper Study Group (ICSG) prevede un surplus significativo di offerta di rame per il 2024, attribuito principalmente a un aumento della produzione di metallo raffinato in Cina. Questo è in contrasto con le aspettative di deficit espresse da parte di altri analisti e sottolinea il ruolo cruciale della domanda cinese nel guidare il mercato globale del rame.
Joe Mazumdar di Exploration Insights e Karen Norton, una consulente indipendente sui metalli e le miniere, sottolineano infatti che la chiusura della miniera di Cobre Panama di First Quantum Minerals e la riduzione della produzione prevista da Anglo American, potrebbero anticipare i deficit nel mercato del rame già entro la fine del 2024.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di localizzare i riferimenti tecnici e operativi che utilizzeremo almeno fino al termine della settimana in corso. Tra stanotte e l’intera sessione di domani, 15 marzo, i livelli di supporto che si trovano a 4.0235 e 3.9975 costituiranno punti di probabile reazione dei prezzi in caso di nuovi arretramenti.
Ci aspettiamo il superamento della resistenza intermedia situata fra 4.0660/4.0680 a favore di un allungo fino a 4.1080, attuale target. Possiamo già premettere che, in caso di ulteriore allargamento del rialzo, sarebbe necessario spostare l’attenzione sul punto di verifica immediatamente superiore, che si trova a 4.1460. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo in caso di cedimento di quota 3.9975, mediante una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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