Il prezzo dell’Oro sale per il quinto giorno consecutivo, toccando il massimo delle ultime due settimane grazie al peggioramento del conflitto tra Russia e Ucraina.
Il prezzo dell’Oro registra il quinto giorno consecutivo di guadagni, toccando un massimo di due settimane sopra il livello chiave dei 2.700 $ durante la sessione europea di venerdì. Il movimento positivo è sostenuto da un mix di tensioni geopolitiche e previsioni economiche globali, che favoriscono il metallo giallo come bene rifugio. Le persistenti tensioni tra Russia e Ucraina, unite alle aspettative di politiche economiche espansive da parte dell’amministrazione Trump, hanno rafforzato l’attrattiva dell’Oro.
Le tensioni geopolitiche continuano a dominare il mercato, alimentando i flussi verso beni rifugio. L’intensificazione del conflitto tra Russia e Ucraina, con nuovi attacchi missilistici reciproci, mantiene alta la domanda per il metallo giallo. Inoltre, l’attesa che le politiche espansionistiche del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump possano alimentare pressioni inflazionistiche aggiunge ulteriore supporto all’Oro, tradizionale copertura contro l’inflazione.
Le politiche di Trump, incentrate su tariffe commerciali e stimoli fiscali, potrebbero rallentare il ritmo dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Questo scenario limita l’appeal di altri asset e favorisce il metallo giallo. Nonostante gli elevati rendimenti obbligazionari statunitensi e un dollaro americano forte, il prezzo dell’Oro riesce a consolidare i suoi guadagni, invertendo il trend negativo registrato nelle scorse settimane.
Il prezzo dell’Oro beneficia anche di un crescente dibattito sulla politica monetaria della FED. Alcuni membri del FOMC, tra cui il presidente Jerome Powell, hanno segnalato cautela riguardo ulteriori tagli dei tassi. Sul fronte dei dati economici, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite al minimo degli ultimi sette mesi, segnalando una certa solidità del mercato del lavoro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.702,77 $, in rialzo dell’1,24% ed in pieno momentum rialzista dopo il rimbalzo dal supporto dei 2.550 $ che sta portando i tori a cercare di spingere sempre di più per chiudere la settimana sopra i 2.700 $. Infatti, una chiusura sopra i 2.700 $ sarà un fattore scatenante chiave per i tori, i quali da quel momento in poi cercheranno di raggiungere prima i 2.750 $ e successivamente il massimo storico a 2.790,10 $.
Al ribasso, solamente una chiusura in territorio negativo sotto i 2.650 $ vedrebbe un ingresso degli orsi, i quali cercheranno di spingere il metallo giallo prima verso il livello chiave dei 2.600 $ e successivamente il supporto chiave dei 2.550 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.