Il cambio euro dollaro scende bruscamente mentre il dollaro americano estende il suo rialzo e l'indice PMI composito dell'Eurozona sorprendentemente si contrae.
Il prezzo dell’euro dollaro registra una leggera ripresa dopo essere precipitato a un nuovo minimo di quasi due anni vicino a 1,0330 durante la sessione europea di venerdì. Nonostante il rimbalzo intraday, le prospettive per il fiber rimangono deboli a causa del deterioramento dell’attività economica nell’Eurozona, evidenziato dai dati preliminari dell’indice PMI dell’Eurozona per novembre. La contrazione dell’attività economica accresce le aspettative di tagli più aggressivi dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE), esercitando ulteriore pressione sull’EURO.
I dati PMI di novembre hanno mostrato una contrazione significativa nell’attività economica complessiva dell’Eurozona, con il PMI Composite sceso a 48,1, ben al di sotto della soglia dei 50, che separa espansione e contrazione. La debolezza è stata trainata dal PMI dei servizi, crollato a 49,2 rispetto alle aspettative di 51,8 e alla precedente lettura di 51,6. Questo rappresenta la prima contrazione della produzione dei servizi dal gennaio scorso, segnalando un ulteriore deterioramento delle prospettive economiche.
Anche il settore manifatturiero ha continuato a soffrire, con il PMI manifatturiero sceso a 45,2, in calo rispetto al dato precedente di 46,0 e ben al di sotto delle attese. Questa debolezza generalizzata sottolinea i crescenti rischi di una recessione nell’Eurozona, soprattutto alla luce delle crescenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
Questi dati deboli rafforzano le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della BCE, che potrebbe essere costretta a tagliare il tasso sui depositi di 50 punti base (0,50%) nella riunione di dicembre. Prima della pubblicazione dei dati PMI, la probabilità di un taglio di questa portata era stimata al 20%, ma ora supera il 50%, segnalando un cambio di sentiment tra gli operatori di mercato.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0421, in ribasso dello 0,50% ma in fase di recupero dopo aver toccato il minimo di dicembre 2022 intorno al livello annuale 1,0341 a seguito del rilascio dei dati europei. Tentativo di recupero per i tori che stanno spingendo l’euro dollaro per chiudere non solo sopra il livello chiave 1,0400 ma soprattutto sopra il livello annuale 1,0448. Infatti, una chiusura sopra di esso permetterebbe ai rialzisti di poter riprendersi dopo le ultime scoppole, con il livello chiave 1,0500 e il livello annuale 1,0556 che rappresenteranno i due possibili obiettivi.
Viceversa, una chiusura sotto il livello annuale 1,0448 limiterebbe non poco il lavoro dei tori, i quali lasceranno gli orsi nel ritentare l’assalto del livello chiave 1,0400 ma soprattutto del livello annuale 1,0641.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.