Il rame ha reagito con vivacità dal supporto di area 3.9700/4.0300. Sulla tenuta del livello poggiando proiezioni fino a 4.7000
I prezzi del future sul rame, quotato in dollari al Comex, sono reduci da una fase di accumulazione che si è sviluppata in quattro giornate fra giovedì 25 e martedì 30 luglio, a seguito della quale è scattato nella sessione di oggi (mercoledì 31) un secco movimento rialzista che si è spinto fino a 4.2095.
Quando sono le 20:58 di mercoledì 31 luglio, il contratto Future Copper con consegna 09/24 viene scambiato in prossimità dei massimi daily a quota 4.2030, con un guadagno del +2.91% su base giornaliera.
Il contesto nel quale i prezzi si stanno muovendo in questa fase è ben riassunto dal grafico storico, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi. È possibile vedere come, proprio durante questo mese di luglio, siano stati toccati minimi a ridosso dell’area principale di supporto di lungo periodo che si estende fra 3.9700/4.0300.
Riteniamo che tale area potrà fungere da zona di reazione anche in caso di nuovi arretramenti nel corso del mese di agosto. Le aspettative sono di riavvicinamento progressivo dei prezzi nel corso delle prossime 4-6 settimane alla resistenza di lungo periodo, situata tra 4.6950/7150. Lo scenario descritto verrebbe annullato dall’eventuale cedimento del supporto di lungo periodo, mediante almeno una chiusura su grafico settimanale inferiore a 3.9700.
Sul fronte della produzione mineraria segnaliamo che la chiusura della miniera Cobre Panama di First Quantum, che forniva da sola circa l’1% della produzione globale di rame, continua a influenzare il mercato. La nuova amministrazione in Panama, eletta a maggio, potrebbe riprendere le trattative per la riapertura della miniera, ma le incertezze politiche restano alte. Questa situazione potrebbe limitare l’offerta e sostenere i prezzi del rame a breve termine.
A pesare sulle quotazioni del rame ci sono anche le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve USA. I dubbi sulle intenzioni della banca centrale americana stanno creando un clima di incertezza nei mercati finanziari. Un eventuale taglio dei tassi potrebbe indebolire il dollaro USA, rendendo il rame più conveniente per gli acquirenti stranieri e sorreggendo quindi i prezzi del metallo.
Sul fronte della domanda, l’attenzione è concentrata sulla Cina che è un grande produttore e consumatore di rame. Le previsioni di crescita economica della Cina si pongono come obiettivo il 5% e potrebbero influenzare la domanda di rame sia nel settore delle costruzioni che in quello delle energie rinnovabili.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di focalizzare l’attenzione sui livelli operativi validi per l’intera sessione di giovedì 1° agosto. Si tratta in particolare di quota 4.1620 e quota 4.1430.
Entrambi i livelli costituiranno tra stanotte e l’intera seduta di giovedì punti di probabile reazione in caso di arretramenti. Il contesto tecnico legittima proiezioni a 4.2555, virtualmente raggiungibili entro la fine della settimana in corso.
Il segnale tecnico è long sfruttando ogni riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 4.1730. Lo stop scatterebbe solo dopo un’eventuale chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 4.1430.
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