Prezzi Petrolio Greggio: Previsioni Domanda in Calo Per il 2025, Forti Vendite sul WTI

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno attraversato quest’oggi una sessione caratterizzata da volatilità relativamente elevata. Le rilevazioni si sono spinte inizialmente fino a nuovi massimi relativi a quota 78.46, su livelli che non si vedevano dal 14 agosto, salvo poi cedere alla pressione ribassista e flettere fino a 72.69, da cui è scattato infine un leggero recupero. Mentre sono le 20:02 di martedì 8 ottobre, il contratto future Light Crude Oil con consegna 11/24 perde il -4.54% a 73.62 dollari.

Il grafico ad ampia scansione temporale, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia un contesto di recupero che prosegue sin dai minimi raggiunti a settembre a 65.27. Tale contesto deve ancora considerarsi attivo ad oggi, in virtù della tenuta dei supporti di breve periodo attualmente posizionati a 72.35/72.98 e 70.30/70.68.

Ognuno di questi livelli costituisce potenziale punto di reazione per il mercato con riferimento alle prossime tre-cinque giornate. Sulla tenuta di questi livelli poggiano proiezioni fino all’area target aggiornata localizzabile tra 79.56/80.50. Lo scenario verrebbe compromesso solo dall’eventuale cedimento di quota 70.30, confermato da almeno una chiusura inferiore su grafico daily.

EIA: Domanda OIL in Calo nel 2025 

L’anno prossimo la crescita della domanda di petrolio negli Stati Uniti e nel mondo sarà inferiore alle precedenti previsioni. Lo ha dichiarato oggi l’Energy Information Administration statunitense nel suo rapporto Short-Term Energy Outlook, rilanciato da Reuters. 

L’agenzia prevede che il prossimo anno la domanda di petrolio degli Stati Uniti salirà a 20,5 milioni di barili al giorno (bpd), in calo rispetto alla precedente previsione di 20,6 milioni di bpd. Per la fine di quest’anno si prevede invece una domanda di circa 103,1 milioni di bpd, con una riduzione di 20.000 bpd rispetto alle previsioni precedenti. 

Le riduzioni alle previsioni di quest’anno riflettono il calo delle importazioni di petrolio e delle attività di raffinazione in Cina, il principale acquirente di greggio sui mercati internazionali, ha dichiarato l’EIA. I tagli alle previsioni per il prossimo anno sono dovuti invece ai timori di un indebolimento della produzione industriale e della crescita manifatturiera negli Stati Uniti e in Canada. 

Secondo l’EIA, anche la produzione di petrolio degli Stati Uniti dovrebbe crescere fino a raggiungere record minori sia quest’anno che l’anno prossimo. Attualmente gli Stati Uniti, primo produttore di petrolio al mondo, dovrebbero pompare 13,22 milioni di bpd per la fine del 2024, in calo rispetto alla precedente previsione di 12,25 milioni di bpd.

Quadro Tecnico Fino a Mercoledì 9 Ottobre

L’analisi del grafico intraday, a barre da 30 minuti, non aggiunge novità rispetto a quanto già espresso relativamente al grafico a barre weekly. L’ampiezza del movimento di arretramento odierno è stata infatti tale da spingere direttamente i prezzi fino ai livelli di verifica più significativi riferiti alle prossime tre-cinque giornate. In sostanza, quest’oggi i livelli di brevissimo periodo coincidono (quasi) con quelli di breve periodo. 

Per l’intera sessione di domani 9 ottobre consideriamo attivi dei supporti a 72.70 e 70.45. Eventuali riavvicinamenti dei valori a tali livelli di supporto costituiscono tecnicamente occasioni di ingresso long, puntando ad un rialzo fino a 79.20. Tale obiettivo è virtualmente raggiungibile entro giovedì 10. 

Sulla strada per il target è situata una resistenza intermedia a 76.74/76.77 da cui potrebbe scattare qualche provvisorio arretramento in seno al rialzo atteso. Lo scenario tecnico necessiterebbe di una revisione solo in caso di cedimento di quota 70.45, meglio se confermata da almeno una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.

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