Prezzi Petrolio Greggio: Fiammata Rialzista nel Pomeriggio, Supporto 70.30/71.00

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno effettuato quest’oggi un improvviso allungo rialzista fino a quota 73.95, scavalcando la “vecchia” resistenza appostata sui massimi del 24 settembre a 72.40, e raggiungendo quotazioni che non si rivedevano dal 3 settembre scorso. Mentre sono le 20:05 di mercoledì 3 ottobre, il contratto Future Light Crude Oil con consegna 11/24 viene passato di mano a 73.28 dollari, in guadagno del +4.54%, ancora in prossimità dei massimi di seduta.

Il grafico a scansione weekly, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, riassume egregiamente il contesto tecnico nel quale si stanno muovendo ora i prezzi. Poiché l’improvviso recupero odierno è stato in buona misura favorito anche dalle notizie provenienti dal Medio Oriente, è probabile che adesso il mercato effettuerà una fase di provvisorio consolidamento prima di avanzare eventualmente verso nuove proiezioni rialziste.

L’area di supporto principale per le prossime cinque-dieci sedute si è spostata a 70.30/71.00. La tenuta di tale area mantiene attive proiezioni di tendenza fino a 79.50/60. Lo scenario descritto verrebbe rivisto solo dopo un’eventuale chiusura daily inferiore a quota 70.30.

La Libia Riprende a Pompare

L’OPEC ha dichiarato mercoledì che un articolo del Wall Street Journal, secondo cui il ministro del petrolio saudita avrebbe detto che i prezzi del petrolio potrebbero scendere a 50 dollari se i membri del gruppo non rispettassero i tagli alla produzione, era “totalmente inaccurato e fuorviante”. 

L’articolo affermava falsamente che ci fosse stata una chiamata durante la quale il ministro dell’energia saudita avrebbe avvertito i membri dell’OPEC+ di un possibile calo del prezzo a 50 dollari al barile in caso di mancato rispetto degli accordi sui tagli, ha aggiunto l’OPEC in un post su X.

Quest’oggi il governo orientale della Libia e la National Oil Corporation (NOC) con sede a Tripoli hanno annunciato la riapertura di tutti i giacimenti petroliferi e dei terminali di esportazione dopo aver risolto una disputa sulla leadership della banca centrale. Questo permetterebbe alla Libia, membro dell’OPEC, di aumentare significativamente la produzione di petrolio. La NOC ha dichiarato di aver revocato lo stato di forza maggiore in tutti i giacimenti e terminali dal 3 ottobre. Ha inoltre confermato che le operazioni di esportazione possono riprendere.

Prima della chiusura dei giacimenti di Sharara, El Feel e Essider, a fine agosto e inizio settembre, la Libia produceva circa 1,2 milioni di barili al giorno. A settembre, le esportazioni sono state in media di 460.000 barili al giorno, secondo la società di analisi petrolifera Kpler.

Quadro Tecnico Fino a Venerdì 4 Ottobre

Su grafico a barre da 30 minuti puntiamo a localizzare con maggior precisione i riferimenti tecnici validi per il brevissimo periodo, ossia fino al termine della settimana in corso. Tra stanotte e l’intera sessione di domani 4 ottobre i supporti di quota 71.35/38 e 69.52/69.69 costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti.

Le aspettative sono di superamento della resistenza a 74.67, livello da cui potrebbe scattare qualche provvisorio arretramento. La resistenza-target immediatamente successiva è localizzata a 77.35/40. Tecnicamente è probabile che i valori puntino ad un provvisorio riavvicinamento ai supporti prima di proseguire in direzione degli obiettivi rialzisti. Il segnale è quindi long sfruttando ogni eventuale arretramento, da prezzi comunque non superiori a 71.50. Lo scenario verrebbe rivisto solo dopo l’eventuale cedimento del supporto principale daily, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 69.52.

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