Prezzi Oro: Prosegue La fase di Debolezza Dai Massimi Storici, Indicazioni Ancora Short

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno raggiunto quest’oggi nuovi minimi relativi a quota 2285.2, su valori che non si rivedevano dal 5 aprile. Il mercato non ha quindi ancora interrotto la fase di debolezza che sta proseguendo sin dal raggiungimento del picco storico a 2448.8, avvenuta il giorno 12 aprile scorso.

La correzione ancora in atto ha raggiunto finora un’estensione del -6,68% in 15 sedute di contrattazione. Il grafico storico allegato, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi, evidenzia la formazione di un segnale di possibile inversione ribassista formatosi nel corso dell’intero mese di aprile.

Per essere confermato e divenire attivo, tale segnale necessita di prezzi stabilimenti inferiori a quota 2298.0 alla fine di maggio. La linea di resistenza passante grossomodo per i 2300.0 dollari costituisce quindi uno spartiacque molto importante da un punto di vista tecnico, per determinare le effettive capacità di ripartenza rialzista sin dal breve periodo del trend di fondo. 

L’ultima correzione significativa su questo mercato risale al periodo maggio/ottobre 2023 e condusse ad un arretramento complessivo del -12.50%. Quando sono le 18:25 di venerdì 3 maggio, il contratto future Gold con consegna 06/24 viene passato di mano a 2306.6 dollari, in calo del -0.13% su base giornaliera.

Preoccupa la salute dell’economia USA

La salute dell’economia statunitense è sempre più in dubbio, come evidenziato dal settore dei servizi che continua a perdere slancio. Lo rivelano gli ultimi dati dell’Institute for Supply Management, pubblicati quest’oggi. 

L’indice dei responsabili degli acquisti nel settore dei servizi è sceso a 49.4, rispetto al 51.4 di marzo. I dati sono stati peggiori del previsto, in quanto gli economisti si aspettavano un miglioramento a 52.0. Le letture inferiori a 50.0, in questi indici di diffusione, indicano una decrescita economica. Quanto più l’indicatore è al di sopra o al di sotto di 50.0, tanto maggiore o minore è il tasso di variazione. 

“L’indice composito ha indicato una contrazione ad aprile dopo 15 mesi consecutivi di crescita, che erano cominciati dai minimi a 49.0 toccati nel dicembre 2022”, ha fatto notare nel rapporto Anthony Nieves, presidente del Comitato per l’indagine sulle imprese dei servizi dell’ISM. I componenti del rapporto hanno mostrato un significativo indebolimento su tutta la linea. L’indice dei nuovi ordini è sceso a 52.2, rispetto alla lettura di 54.4 del mese precedente. Allo stesso tempo, l’indice dell’attività imprenditoriale è sceso a 50.9 rispetto al valore di 57.4 di marzo. Anche il mercato del lavoro del settore dei servizi rimane solidamente in territorio di contrazione, con l’indice dell’occupazione sceso a 45.9.

Livelli operativi aggiornati a 1-2 sedute

Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia la formazione di resistenze a quota 2305.6 e 2331.0, che si sono generate dopo lo strappo ribassista avvenuto nel corso del pomeriggio, subito dopo l’uscita dei dati americani.

Le resistenze costituiranno tra stanotte e l’intera sessione di lunedì prossimo, 6 maggio, potenziali punti di ripiegamento in caso di nuovi recuperi. Le aspettative sono di discesa fino a 2236.0, attuale target ribassista, passando per un primo obiettivo intermedio situato sul supporto di quota 2269.6. 

Da quest’ultimo livello potrebbe scattare qualche provvisoria reazione in seno al ribasso atteso. Il segnale tecnico è short sfruttando ogni riavvicinamento alle resistenze. Il quadro descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale superamento di quota 2331.0, semplice violazione del livello senza attendere alcun’altra conferma.

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