Apple da quattro settimane oscilla sotto alla linea dei $ 180.00, a rischio di riprendere la scia ribassista fino al supporto di medio termine.
Il titolo Apple, quotato in dollari a Wall Street, ha toccato gli ultimi minimi significativi il 7 marzo scorso a quota 168.49, livello da cui è scattata una fase di reazione che si è – almeno per ora – esaurita sul picco relativo del 20 marzo a 178.67. A far capo da quest’ultima data, la pressione ribassista è tornata a farsi preponderante e tuttora i valori oscillano a non molta distanza dai minimi menzionati.
Quando sono le 19:25 di giovedì 28 marzo, Apple Inc viene scambiata a 171.74 dollari, in calo del -0.91% su base giornaliera. Alcune indicazioni tecniche di rilievo possono essere ricavate dall’analisi del grafico a candele weekly, dove possiamo constatare come da ormai quattro settimane i valori stiano consolidando l’oscillazione sotto alla linea dei 180.00 dollari, che costituisce la prima resistenza di rilievo. Il supporto di medio periodo è localizzabile attualmente non prima dei 160.00 dollari e le prospettive tecniche sembrano favorire un allargamento della debolezza fino al test pieno di tale livello.
Apple ha generato un fatturato di $383.2 miliardi nel 2023, con il 52% proveniente dalle vendite di iPhone, rendendo questa categoria di prodotto la più redditizia per l’azienda. Il segmento dei servizi è risultato il secondo più profittevole, rappresentando il 22% del fatturato totale.
La società ha programmato la comunicazione dei suoi risultati finanziari per il prossimo 2 maggio. Questo appuntamento rappresenterà una delle date-chiave per gli investitori e gli analisti finanziari, poiché fornirà insight importanti sulla performance dell’azienda, le sue entrate, profitti e potenziali prospettive future. Maggiori dettagli e la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming saranno disponibili sul sito ufficiale di Apple.
Per quanto riguarda i risultati più recenti, nel quarto trimestre fiscale del 2023 Apple ha registrato un fatturato di $89.5 miliardi, con una diminuzione dell’1% rispetto all’anno precedente. L’utile per azione si è portato a $1.46, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Apple ha sottolineato il raggiungimento del record di fatturato per il trimestre di settembre per le vendite di iPhone e il record di tutti i tempi per il fatturato dei servizi.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di localizzare con maggior precisione l’attuale disposizione delle resistenze che mantengono in vigore lo scenario ribassista, già attivo. Si tratta in particolare di quota 177.90/178.20 e quota 182.50/184.00. Le resistenze, almeno fino alla metà di aprile, costituiranno altrettanti punti di probabile ripresa del ribasso in caso di nuovi recuperi.
Ci aspettiamo l’estensione della fase correttiva che sta proseguendo dai massimi dello scorso dicembre, fino a raggiungimento del target posto a 160.00/160.30. Sulla strada per tale obiettivo è posto un primo target intermedio a 163.85. Lo scenario verrà annullato solo dall’eventuale rottura rialzista di quota 184.00, confermata con una chiusura giornaliera. Il segnale tecnico è short solo su riavvicinamento alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 175.00.
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