Previsioni Petrolio WTI: non si Cede Terreno e si Tenta di Invertire la Tendenza

Il prezzo del Petrolio WTI rimane stabile sopra i 68 $ al barile durante la sessione europea di giovedì, con le preoccupazioni per una domanda globale indebolita che bilanciano l’impatto dell’uragano Francine sulla produzione petrolifera degli Stati Uniti. Sebbene l’uragano abbia parzialmente interrotto la produzione di energia nel Golfo del Messico, le prospettive di una domanda più debole, soprattutto nei mercati chiave come la Cina, stanno mantenendo sotto pressione l’Oro nero.

Una delle principali preoccupazioni che ha pesato sui prezzi del Petrolio WTI è la domanda di greggio in Cina, il principale importatore mondiale di petrolio. La crescente adozione di veicoli elettrici nel paese sta riducendo la domanda di carburanti fossili, contribuendo a un panorama di domanda meno robusto. Questo trend non è limitato solo alla Cina, poiché il passaggio globale verso tecnologie più pulite e sostenibili potrebbe ridurre ulteriormente la domanda di petrolio a lungo termine.

L’impatto dell’uragano Francine sulla produzione USA

Mercoledì, l’uragano Francine ha costretto diverse raffinerie di petrolio situate in Louisiana a ridurre le operazioni. Inoltre, la produzione offshore nel Golfo del Messico è stata parzialmente interrotta in previsione dello stesso uragano. Sebbene questi eventi abbiano avuto un impatto sulla produzione e sulle operazioni di raffinazione negli Stati Uniti, il Petrolio WTI non ha visto un rialzo significativo, a causa delle preoccupazioni persistenti legate alla domanda.

La minore attività delle raffinerie, unita all’interruzione della produzione, avrebbe potuto spingere l’Oro nero al rialzo, ma la domanda di carburante è attualmente debole. Anche la domanda di carburanti distillati è diminuita, suggerendo un rallentamento dell’attività economica, che ha ulteriormente frenato l’ottimismo dei mercati.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Petrolio WTI

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 68,26 $, in rialzo dello 0,84% ed in pieno tentativo di invertire la tendenza dopo le ultime settimane fortemente negative che hanno portato il Petrolio WTI a raggiungere 65,65 $, toccato l’ultima volta a maggio 2023.

Ora, con una chiusura sopra il livello chiave dei 68 $ è probabile che i tori inizieranno ad aumentare le proprie posizioni rialziste, con il livello annuale dei 70,95 $ prima e il livello annuale dei 73,37 $ poi, a rappresentare i due obiettivi principali LONG. Viceversa, un ritorno della pressione ribassista verrà supportata da una chiusura sotto i 65,65 $, con il livello annuale dei 64,40 $ che rappresentare l’obiettivo SHORT principale.

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