Lo yen giapponese rimane depresso rispetto alla sua controparte americana nelle mattinata della sessione europea di giovedì e langue vicino al livello più basso dal 1990, toccato il giorno precedente, anche se il ribasso sembra attenuato. Le autorità giapponesi hanno continuato a sostenere la valuta nazionale, il che, insieme a un tono di rischio generalmente più morbido, aiuta a limitare le perdite per la valuta rifugio JPY. Oltre a questo, il modesto ritiro del dollaro americano in prossimità del picco mensile sta mantenendo un freno per un rialzo del prezzo del dollaro yen.
Qualsiasi movimento significativo di apprezzamento per lo yen giapponese sembra sfuggente alla luce dell’approccio cauto della Banca del Giappone (BoJ) e delle prospettive incerte per i futuri rialzi dei tassi. Inoltre, le dichiarazioni aggressive del governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, potrebbero fornire supporto al dollaro americano e di conseguenza al ninja. I trader sembrano anche riluttanti in vista della pubblicazione dell’Indice dei Prezzi delle Spese per Consumi Personali (indice PCE) degli Stati Uniti nella seduta di venerdì, che dovrebbe fornire indicazioni sul percorso di taglio dei tassi della FED.
Nel frattempo, il rilascio del dato finale del PIL del quarto trimestre statunitense, le consuete richieste settimanali iniziali di disoccupazione, le vendite di case in sospeso e l’indice rivisto della fiducia dei consumatori del Michigan, potrebbero fornire un po’ di slancio al ninja.
Il contesto fondamentale sopra menzionato suggerisce che il percorso di minor resistenza per il dollaro yen è verso l’alto e supporta le prospettive di ulteriori guadagni nel momento in cui supererà i massimi del 1990.
Al momento della scrittura il prezzo del ninja quota 151,36, in rialzo settimanale dello 0,03%. Dal punto di vista tecnico, qualsiasi successivo movimento al rialzo potrebbe continuare a scontrarsi con una forte resistenza rappresentata dal livello annuale 151,90. Questo livello dovrebbe fungere da punto cardine chiave che, se superato, sarà visto come un nuovo fattore scatenante per i rialzisti, i quali metteranno nel mirino il successivo livello annuale 155,89.
Viceversa, una falsa rottura del livello annuale 151,90 potrebbe scatenare gli orsi che potrebbero aumentare esponenzialmente le posizioni con una chiusura sotto 150,00 che, se rotto anche in modo deciso, potrebbe rendere il ninja vulnerabile e accelerare ulteriormente il ribasso con obiettivo principale il livello annuale 147,91.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.