Il cambio euro dollaro torna prepotentemente ad essere visibile dallo specchietto retrovisore del livello chiave 1,0600 dopo il calo dei rendimento obbligazionari statunitensi.
Giovedì il prezzo dell’euro dollaro era salito e si stava dirigendo verso la chiusura giornaliera migliore da oltre una settimana, nonostante l’avversione al rischio nel mercato, favorita dall’indebolimento del dollaro americano. Tuttavia, il fiber non è riuscito a mantenersi al di sopra del livello chiave 1,0600, indicando che ci sono ancora diversi ostacoli sul percorso rialzista.
La Germania ha pubblicato in questa ultima sessione settimanale l’Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP) di settembre, il quale ha mostrato un risultato peggiore delle attese (-14,7% vs -14,2%) e del mese precedente (-12,6%). Il prossimo evento chiave sarà una serie di conferenze di diversi funzionari del FOMC.
I dati economici degli Stati Uniti pubblicati il giorno precedente sono stati contrastanti. Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono scese sotto la soglia delle 200.000 unità; le richieste in corso, invece, sono salite a 1,734 milioni di unità, raggiungendo il livello più alto dal mese di luglio.
Un altro dato è stato quello delle vendite di case esistenti, scese a 3,96 milioni, segnando il livello più basso degli ultimi 13 anni. Si menziona anche l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia che si è attestato al di sotto delle attese (-9 vs -6,6). Questi numeri non hanno favorito il dollaro americano.
In serata il ruolo di protagonista è stato del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, il quale ha lasciato intendere la sua preferenza per il fatto che la Banca Centrale statunitense manterrà i tassi invariati nel breve termine. Ha anche sottolineato che l’inflazione resta ancora un rischio. Questo messaggio è in linea con le recenti discussioni della FED, la quale ha indicato una posizione di mantenimento dei tassi stabili se l’inflazione continua a rallentare e l’economia non mostra ulteriore rafforzamento.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0572, in ribasso dello 0,13% ma in pieno tentativo di chiudere la settimana sopra il livello annuale 1,0604 che permetterà i tori di vedere con più ottimismo la continuazione del principio di rally in atto.
Se questi presupposti verranno confermati, l’euro dollaro continuerà il suo movimento rialzista, col chiaro intento di raggiungere il successivo livello annuale 1,0741. Al ribasso, gli orsi rientrerebbero in gioco solo con una chiusura sotto 1,0530, situazione che segnerà potenzialmente la fine dell’attuale movimento al rialzo; come obiettivi, sono i medesimi delle ultime analisti: il livello chiave 1,0500 e il livello annuale 1,0467.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.