Il Petrolio WTI trova un piccolo margine di manovra, scambiando leggermente in territorio positivo martedì, dopo due sessioni di forti perdite.
Il prezzo del Petrolio WTI sta mostrando un leggero recupero nella sessione di martedì, scambiando leggermente sotto i 69 $. Il tentativo di rimbalzo avviene in un contesto di forte pressione ribassista, con l’Oro nero che ha subito due giorni consecutivi di perdite a causa dell’incertezza sulle politiche di espansione energetica promosse dall’amministrazione Trump e delle previsioni di un eccesso di offerta globale.
Oggi l’OPEC ha diffuso il suo rapporto mensile, evidenziando l’eccesso di produzione e abbassando le stime sulla domanda globale di petrolio per il quarto mese consecutivo. Secondo il rapporto, la domanda dovrebbe calare a livelli preoccupanti nel prossimo futuro, in particolare in mercati chiave come Cina e India, che potrebbero essere colpiti anche dalle tariffe aggressive proposte da Donald Trump.
Un altro fattore chiave che contribuisce a mantenere l’Oro nero sotto pressione è il rafforzamento del dollaro americano, con il future del dollaro americano (indice DXY) che continua a guadagnare terreno, sostenuto dalle politiche pro-crescita di Trump e dalle aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve entro la fine dell’anno.
Secondo gli esperti, l’approccio protezionistico di Trump potrebbe avere ripercussioni durature sui prezzi dell’energia, in particolare se dovesse implementare le tariffe sulle importazioni da Cina e India, i principali consumatori di greggio al mondo. Le tariffe potrebbero ridurre significativamente la domanda di Oro nero da parte di questi Paesi, con un conseguente rallentamento del mercato globale dell’energia, con le tariffe potrebbero trascinare il prezzo del Petrolio WTI addirittura al di sotto dei 60 $ al barile nei prossimi due anni, in un contesto di mercato altamente volatile e con scorte destinate a crescere.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 68,92 $, in ribasso settimanale del 2,60% ed in un tentativo di iniziare una correzione LONG sfruttando il rimbalzo dal livello chiave dei 68 $. Una chiusura sopra i 69 $ probabilmente porterà ad una nuova ondata di pressione rialzista, che vedrebbe il Petrolio WTI raggiungere il livello annuale dei 70,95 $ a rappresentare il principale primo obiettivo LONG.
Al ribasso, una chiusura in territorio negativo sotto i 68,50 $ potrebbe creare le condizioni per un ritorno degli orsi, i quali cercheranno di raggiungere (e superare) nel più breve tempo possibile il livello chiave 67 $, il cui superamento aprirebbe le porte ad un veloce raggiungimento del livello annuale dei 64,40 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.