Il cambio euro dollaro nelle prime ore della sessione europea fa fatica a recuperare 1,0750. Il dollaro americano sta invertendo le perdite precedenti dopo che gli investitori del cambio sono diventati più cauti ed in attesa dei dati USA del pomeriggio.
Il prezzo dell’euro dollaro continua la sua lotta per sfruttare il recente rimbalzo dal minimo pluri-mese, raggiunto la scorsa settimana, cercando al tempo stesso di tenere a bada le recenti pressioni ribassiste a seguito dei dati dell’Eurozona.
Tuttavia, i trader sembrano riluttanti a piazzare ulteriori scommesse aggressive e preferiscono attendere in un angolo i primi dati/eventi ad alto impatto. Si attendono i dati sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti del pomeriggio per capire quanto potranno influenzare le prospettive politiche della Federal Reserve, che di conseguenza influenzeranno il dollaro statunitense e di riflesso l’euro dollaro. Oltre a questo, i trader prenderanno spunto anche dall’attesissima riunione della Banca Centrale Europea calendarizzato domani, giovedì 14 settembre.
La crescente accettazione che la Banca Centrale statunitense manterrà la sua posizione aggressiva continua a sostenere gli elevati rendimenti obbligazionari del Tesoro statunitense, aiutando il dollaro USA a ritrovare una trazione positiva, che, a sua volta, esercita pressione sul fiber.
Gli ottimi dati macroeconomici statunitensi pubblicati la scorsa settimana hanno evidenziato un’economia ancora resiliente. Inoltre, il recente rally del Petrolio WTI ha ravvivato le preoccupazioni sulle prospettive di inflazione e supporta le prospettive di un ulteriore inasprimento della politica da parte della FED.
Si prevede un IPC statunitense che ad agosto si attesterà al 3,6% su base annua rispetto all’aumento del 3,2% registrato nel mese precedente. Nel frattempo, si prevede che l’IPC Core, inflazione che esclude i prezzi alimentari ed energetici, aumenterà del 4,3% su base annua, in calo rispetto alla crescita del 4,7% di luglio.
In definitiva, una qualsiasi sorpresa al rialzo riaffermerà le speculazioni secondo cui potrebbe essere ancora necessario un altro rialzo dei tassi per riportare l’inflazione al target del 2%, e questo potrebbe innescare un nuovo ribasso sul fiber.
Al momento della scrittura il prezzo dell’euro dollaro quota 1,0730, in ribasso dello 0,21% ed in procinto per l’ennesima volta a ritentare di posizionarsi al di sotto del livello annuale 1,0741. È palese la volontà dei trader di attendere i primi dati ad alto impatto prima di decidere che direzione prendere; anche se probabilmente si attenderanno le mosse della BCE.
Gli obiettivi rialzisti/ribassisti sono i medesimi. Un consolidamento sopra il livello annuale 1,0741 potrebbe dare il via ad un nuovo movimento rialzista che avrà come obiettivi i livello annuali 1,0911 e 1,1034 mentre un consolidamento al di sotto di 1,0741 ma soprattutto sotto 1,0700 darebbe il via alla continuazione del movimento ribassista con il livello annuale 1,0604 come obiettivo di breve/medio termine.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.