Nella seconda parte della sessione di martedì, sessione poco mossa, il prezzo dell’euro dollaro oscilla in territorio positivo, poco sopra 1,0850. La mancanza di volatilità potrebbe essere dovuta al fatto che molti trader hanno scelto di rimanere in disparte in vista del primo grande dato catalizzatore della settimana, il dato dell’Indice dei Prezzi al Consumo degli Stati Uniti (IPC) per marzo, previsti per mercoledì.
Probabilmente il fiber non vedrà molta volatilità fino alla pubblicazione dell’IPC USA. Il mercato si aspetta che i dati mostrino che l’inflazione degli Stati Uniti sia aumentato del 3,4% su base annua a marzo (3,7% su base annua per i beni primari), entrambi ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2,0% della Federal Reserve. È necessario un calo più sostanziale prima che la FED possa probabilmente abbassare i tassi di interesse dall’attuale livello del 5,5%.
Per il fiber, il mantenimento di tassi di interesse così alti negli Stati Uniti rispetto all’Eurozona rappresenta un ostacolo ribassista. Questo perché tassi di interesse relativamente più alti favoriscono gli afflussi di capitali esteri. A differenza della Federal Reserve, si ritiene che la Banca Centrale Europea sia più propensa a tagliare i tassi di interesse prima in un contesto di crescita più contenuta e di aspettative di inflazione.
Riguardo l’obbligazionario statunitense, uno degli indicatori chiave per le aspettative di inflazione negli Stati Uniti, l’obbligazionario USA a 10 anni ha raggiunto il massimo di inizio anno al 4,46%. È una questione molto importante poiché correlato negativamente con l’euro dollaro.
Dopo lo stellare rilascio del dato NFP statunitense, le aspettative di inflazione sono aumentate.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0860, in rialzo dello 0,15% e vicino a tentare il break-out long del livello annuale 1,0862, il quale suggerirà probabilmente il futuro movimento di breve termine del cambio euro dollaro. Difatti, una chiusura giornaliera sopra di esso, permetterà ai tori di avere la forza necessaria per tentare l’assalto prima al livello chiave 1,0900 e successivamente del livello annuale 1,0959, il cui superamento darà inizio ad un nuovo movimento long di medio/lungo termine.
Viceversa, l’ennesima falsa rottura rialzista potrebbe portare gli orsi a riprendere la pressione ribassista sul fiber, con il livello chiave 1,0800 e il livello annuale 1,0764 a rappresentare i due obiettivi ribassisti principali.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.