L’oro è il bene rifugio per eccellenza. In tempi di crisi economica, quando una valuta come il dollaro statunitense si svaluta molto, si ricorre ai
L’oro è il bene rifugio per eccellenza. In tempi di crisi economica, quando una valuta come il dollaro statunitense si svaluta molto, si ricorre ai metalli preziosi per preservare il valore dei propri capitali.
Ma è semplice investire nell’oro e in metalli preziosi? Attraverso la conoscenza del World Gold Council e del London Bullion Market, apprenderai i fondamentali dell’investire in lingotti d’oro e in metalli preziosi come il platino e il palladio. Al termine potrai rispondere da te stesso alla domanda: conviene investire nell’oro?
Il World Gold Cuncil (WGC) è l’organizzazione che fa gli interessi dei gold miner (i minatori dell’oro) dislocati in ogni parte del mondo.
Tra i membri del WGC troviamo: Agnico Eagle, Alamos Gold Inc., AngloGold Ashanti, Barrick, Buenaventura, CenterraGold, China National Gold Corporation e molti altri.
Il WGC ha la sede principale nel Regno Unito (Londra), e sedi operative a New York, Shanghai, Singapore, Mumbai, Beijing.
Il ruolo del WGC è di rappresentanza degli interessi dei suoi associati, si occupa di rendere il mercato dell’oro accessibile a un numero crescente di persone, di far capire l’importanza dell’investire nell’oro, difende gli interessi degli associati dove è necessario.
L’organizzazione lavora in collaborazione con i governi, le agenzie internazionali e i decisori politici affinché si adottino regole che riducano le barriere che impediscono l’accesso al mercato dell’oro.
Negli ultimi anni il WGC ha sviluppato le Linee guida per l’investimento in oro via Internet, la Guida per le Autorità Monetarie sulle raccomandazioni da seguire in fatto di oro monetario, lo Shari‘ah Standard on Gold, il Conflict-Free Gold Standard.
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Il fulcro del mercato over-the-counter dei metalli preziosi è il London Bullion Market (LBMA), esso ha il compito di impostare gli standard di purezza, forma e provenienza dei lingotti che sono commerciati a livello globale.
LBMA svolge un ruolo essenziale nel garantire integrità e trasparenza del mercato globale dei metalli preziosi, e lo fa fissando gli standard e sviluppando nuovi servizi.
L’associazione ha 150 membri in rappresentanza di 30 paesi, che sono a vario titolo coinvolti nel settore dei metalli preziosi.
Il prezzo dell’oro, dell’argento, del platino e del palladio è fissato sul London Bullion Market e sul London Platinum and Palladium Market due volte al giorno.
Il fixing dell’oro viene effettuato due volta al giorno alle 10.30 e alle 15.00 orario di Londra.
Mentre il fixing del platino e del palladio avviene alle 9.45 e alle 14.00, sempre ora locale di Londra.
Per quanto riguarda il fixing dell’argento, esso è stabilito una sola volta al giorno alle ore 12.00 di Londra.
I prezzi stabiliti dalle due borse sono punto di riferimento per calcolare il valore dei metalli preziosi in ogni parte del mondo, in particolare per le transazioni spot e per i contratti derivati.
Per avere aggiornamenti in tempo reale sul prezzo dell’oro e dei metalli preziosi, visita la nostra sezione dedicata.
Il London Bullion Market ha da poco presentato alla stampa il ‘Precious Metals Forecast Survey 2019’, con cui chiede agli analisti esperti del settore metalli preziosi di fornire le proprie previsioni sull’oro e sui metalli preziosi nel 2019.
La sintesi delle oltre 30 pagine del sondaggio, rivelano che non c’è accordo tra gli analisti. Troppa l’incertezza sull’economia per poter stabilire quale sarà il prezzo dell’oro nel 2019.
I fattori che causano l’incertezza sono noti a tutti: Brexit, guerra commerciale USA-Cina, i tassi di interesse reali sul dollaro USA, la debolezza del dollaro, altri fattori geopolitici che impattano sull’economia.
Se volessimo sintetizzare le opinioni degli analisti sui prezzi dei metalli preziosi nel 2019, potremmo dividerli schematicamente come segue:
Oro | Prezzo medio | 1.311,71 USD | Variazione | 325 USD |
Massimo | 1.475 USD | Minimo | 1.150 USD | |
Argento | Prezzo medio | 16,28 USD | Variazione | 7,25 USD |
Massimo | 20 USD | Minimo | 12,75 USD | |
Platino | Prezzo medio | 850,71 USD | Variazione | 430 USD |
Massimo | 1.050 USD | Minimo | 620 USD | |
Palladio | Prezzo medio | 1.267,68 USD | Variazione | 815 USD |
Massimo | 1.715 USD | Minimo | 900 USD |
Come si può notare dai dati presentati nella tabella, l’oscillazione più ampia e di conseguenza la maggiore incertezza è per il prezzo del palladio nel 2019, ben 815 dollari USA di differenza tra la previsione di prezzo massimo e minimo. Una incertezza che richiede grande cautela all’investitore poco incline a prendersi rischi.
L’argento è indicato appunto per chi desidera rischiare poco investendo in metalli preziosi nel 2019. La differenza tra il prezzo massimo e minimo dell’argento nel 2019 è di soli 7 USD.
Per quanto riguarda il prezzo dell’oro nel 2019, le previsioni generano una forchetta di 325 USD.
Chi volesse approfondire l’analisi può accedere alla Precious Metals Forecast Survey 2019 in lingua inglese.
Il WGC ha pubblicato una analisi sul perché bisognerebbe considerare l’oro un asset strategico nel 2019.
Secondo il rapporto la domanda di oro è cresciuta dal 2001 a oggi nella misura annuale del 15%. Un successo, si legge nel report, dovuto principalmente alle nuove vie di accesso al mercato dell’oro, come gli ETF, ma anche per l’espansione della classe media in Asia dove sono nati nuovi ricchi e dove milioni di persone sono di fatto diventate agiate.
La crisi del 2008 – 2009 è stato un ulteriore acceleratore: l’oro resta il bene rifugio per eccellenza nei momenti critici.
Come fonte di ritorno economico sul lungo periodo, l’oro, fa notare il WGC, ha incrementato il suo prezzo mediamente del 10% su base annua dal 1971 a oggi.
L’incremento è dovuto a molti fattori, tra cui la crescita della domanda in India e in Cina salita del 25% nei primi anni ‘90 e poi del 50% negli ultimi anni.
L’espansione del benessere economico a livello globale è uno dei motivi che fa aumentare la domanda di oro nel mondo e di conseguenza il suo prezzo.
Con la liberalizzazione del mercato dell’oro nel 1971, anno in cui fu “sciolto” il legame tra dollaro USA e metallo prezioso stabilito dagli accordi di Bretton Woods, le riserve auree si sono dimostrate un’ottima ancora di salvezza contro l’aumento dei prezzi (l’inflazione).
Anche considerando gli anni in cui l’inflazione è stata superiore al 3%, afferma il report del WGC, la crescita del prezzo dell’oncia d’oro è stato mediamente del 15% (guarda il grafico sottostante).
L’intero report è pubblicato in lingua inglese sul sito del WGC.
Alla luce di quanto letto diamo una risposta alla domanda: conviene investire in oro?
Fermo restando che ogni decisione è personale e va ponderata dopo aver consultato il proprio consulente finanziario, è indubbio che i dati storici forniti attraverso le ricerche delle due autorevoli organizzazioni internazionali restituiscono un quadro positivo e favorevole all’investimento.
Aggiungiamo prima di concludere, che l’oro è un mercato liquido nonostante il bene è scarso. Significa che il prezzo fluttua nel tempo e può perdere valore anche significativamente.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.