Il prezzo dell'Oro sale nella prima sessione europea di lunedì, sfruttando la domanda di beni rifugio a causa del sempreverde contesto di incertezze sulle elezioni presidenziali USA e delle tensioni in Medio Oriente.
Il prezzo dell’Oro si mantiene in territorio positivo durante la sessione di lunedì, riflettendo il persistente interesse degli investitori per il metallo giallo come bene rifugio, in un contesto di incertezza politica ed economica. Le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente stanno alimentando la domanda di Oro, noto per la sua capacità di mantenere valore in periodi di instabilità come questo attuale. Tuttavia, la crescente domanda di dollaro americano e il rialzo dei rendimenti obbligazionari USA limitano il potenziale di apprezzamento del metallo giallo, dato che rendimenti più elevati rendono meno attrattivi asset non remunerativi come appunto l’Oro.
Gli investitori sono particolarmente attenti all’esito delle elezioni presidenziali statunitensi che si terranno martedì. L’incertezza legata a queste elezioni sta già influenzando le aspettative sui tassi d’interesse della Federal Reserve, che terrà la sua riunione di politica monetaria giovedì.
Il contesto di elevata incertezza e la possibilità di nuove tensioni internazionali contribuiscono a sostenere il prezzo dell’Oro nel breve termine. Anche la domanda di Oro da parte delle Banche Centrali rimane solida, sebbene gli analisti prevedano un volume di acquisti inferiore rispetto agli ultimi due anni. La domanda di gioielli, altra fonte tradizionale di domanda di metallo giallo, potrebbe essere leggermente inferiore rispetto al 2023, ma comunque superiore alle aspettative.
Il clima di incertezza è rafforzato dai dati contrastanti sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. L’ultimo sondaggio di PredictIt assegna alla vicepresidente Kamala Harris una probabilità del 51% di vittoria alle elezioni di martedì, segnando un vantaggio su Donald Trump (49%), il primo dal 9 ottobre. L’andamento dei sondaggi contribuisce a mantenere un clima di tensione, con potenziali implicazioni sul dollaro americano e ovviamente sul metallo giallo.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.740,69 $, in rialzo dello 0,15% e per la terza settimana consecutiva all’interno di una fase laterale. Le sessioni di giovedì e venerdì sono state all’insegna del ribasso che hanno portato il metallo giallo a flirtare con il supporto dei 2.740 $, il cui superamento potrebbe aprire le porte ad una più estesa correzione, con il supporto dei 2.720 $ a rappresentare l’ultimo ostacolo prima di una forte estensione SHORT che vedrà gli orsi poter raggiungere i 2.660 $.
Al rialzo, i tori attendono una chiusura sopra i 2.750 $ prima di fare una qualsiasi mossa LONG, con la zona dei massimi storici intorno ai 2.780/2.790 $ a rappresentare sia l’obiettivo principale e sia l’ultimo ostacolo prima di vedere il prezzo dell’Oro raggiungere la resistenza psicologica dei 2.800 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.