Investire nell’e-commerce è ancora possibile? I titoli azionari, gli ETF del futuro e le società che non ti aspetti nel commercio elettronico.
Tra i grandi temi di investimento degli ultimi decenni, l’e-commerce è probabilmente quello in cui gli investitori hanno allocato le maggiori risorse finanziarie e lo hanno fatto anche con profitto.
Il 2020, in particolare, è stato un anno formidabile per il segmento e-commerce, mentre le prese di profitto nel corso del 2021 hanno messo a dura prova i portafogli degli ultimi arrivati alla festa.
Chi non ha mai investito nell’e-commerce, invece, ora si domanda se conviene esporsi con una quota del proprio capitale. In effetti il commercio elettronico sembra avere apparentemente espresso tutta la sua potenzialità, ed ora che le economie sono tornate a una parvenza di normalità pre-pandemia, il commercio tradizionale sembra essersi ripreso la sua fetta.
A ben vedere, invece, l’e-commerce ha profondamente modificato l’approccio agli acquisti degli acquirenti e gli stessi negozi di quartiere e di città hanno mutato in gran parte il loro stile di vendita.
Basti pensare ai negozi Disney (DIS) e Douglas, chiusi o in via di dismissione in molte nazioni (Italia compresa) per concentrarsi esclusivamente sulle vendite online.
Il commercio elettronico dopo il 2020 da urlo, è entrato in una nuova fase che lo vedrà sempre più protagonista e punto di riferimento dei consumatori.
Una evoluzione forte l’avremo quando e-commerce e metaverso si incontreranno con soluzioni accessibili al grande pubblico e non solo agli early adopter. Non è troppo fantasioso immaginare un futuro in cui compreremo nei supermercati virtuali, per poi ricevere la merce reale a casa nostra. Chiamiamoli pure e-commerce VR.
Alcune risposte alla domanda perché investire nell’e-commerce, le abbiamo fornite nella parte introduttiva di questa guida, tuttavia, proseguendo vogliamo elencare in sintesi alcune altre motivazioni che dovrebbero spingerci a considerare il commercio elettronico tra i temi di investimento da mettere nel portafoglio finanziario.
Nell’immaginario di molti il marketplace o lo shopping online rappresentano l’intero settore e-commerce, tuttavia Amazon (AMZN), e-Price (EPR), eBay, Aliexpress, non sono tutto l’universo del commercio elettronico.
Oltre i marketplace c’è un ampio insieme di società che lavorano per far sì che un negozio online possa funzionare al meglio.
Pensiamo alle software house che producono le piattaforme e-commerce, oppure le società di servizi Cloud e di web hosting che forniscono risorse e spazio web.
Senza dimenticare che la spedizione dei prodotti acquistati dai clienti è affidata alla complessa macchina della logistica e dei trasporti.
E i capannoni industriali dove i milioni di prodotti pronti alla vendita sono stoccati? Anche l’immobiliare rientra e questo tipo di immobili è diventato molto redditizio per le imprese del real estate che si sono specializzate nella vendita o affitto di magazzini per l’e-commerce e per i data-center. Questi ultimi ospitano i server dei marketplace.
Potremmo partire dai titoli azionari che rappresentano società quotate in borsa direttamente o marginalmente coinvolte nell’e-commerce, ma preferiamo partire dai fondi negoziati in borsa (ETF) perché essi offrono un’ampia esposizione sull’intero settore riducendo i rischi legati al possesso di un solo titolo azionario del commercio elettronico.
E anche perché è difficile scovare tutti i titoli azionari che in qualche maniera sono legati al settore del commercio elettronico. Abbiamo letto nel paragrafo precedente quanti settori sono direttamente o indirettamente coinvolti nelle vendite online.
Ecco allora un elenco esaustivo di alcuni ETF e-commerce e rispettive caratteristiche, che permetteranno una buona esposizione sulla tematica di investimento.
Ed ecco una carrellata di azioni e-commerce su cui investire che non ti aspetti, perché non sono compresi nella rosa dei soliti nomi noti del commercio online:
Prima di concludere, vi presentiamo il caso di WeCommerce Holdings (WE) una società d’investimento canadese specializzata nell’acquisizione e gestione di società impegnate nei servizi a supporto del commercio elettronico.
WeCommerce compra startup dell’e-commerce legate a Shopify (SHOP) con l’obiettivo di detenerle sul lungo periodo, senza modificarne la cultura interna e lasciando (se lui lo vuole) il fondatore al suo posto.
Nel suo portafoglio di imprese ha principalmente piccole realtà che sviluppano applicazioni, temi e servizi per il mondo Shopify, a cui si aggiunge una società dedita alle vendite su Instagram e una piattaforma specializzata in servizi di marketing per l’e-commerce.
Il titolo azionario WE è quotato sulla borsa di Toronto ed è denominato in dollaro canadese.
Al termine di questa guida abbiamo appreso che il mondo dell’e-commerce non si limita ad Amazon o salesforce.com (CRM) e poco altro, abbiamo invece scoperto quanto sia vasto il tema e quante società quotate sono coinvolte nel commercio elettronico a livello globale.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.