Collocato il Sustainability bond Intesa Sanpaolo. Sono pervenute richieste per 3,5 miliardi di euro su un collocamento pari a 750 milioni di euro.
Intesa Sanpaolo (ISP) ha concluso l’emissione e collocazione del suo primo Sustainability bond. L’offerta del gruppo bancario è stata di 750 milioni di euro, ma l’offerta giunta alla banca è stata pari a 3,5 miliardi di euro.
C’è voglia di finanza green quindi e la cercano in particolare investitori istituzionali internazionali e investitori specialistici, questo quanto riferisce il comunicato ufficiale emesso da Intesa Sanpaolo.
Il Sustainability bond non è il primo bond a favore dell’economia verde che Intesa emette. Il primo in assoluto è il green bond del 2017, ma da allora non aveva emesso nessun altro titolo obbligazionario rivolto alla green economy.
Il bond è stato emesso dal gruppo bancario italiano nell’ambito del progetto di finanziamento della circular economy lanciato lo scorso anno. Il progetto ha un plafond da 5 miliardi di euro.
I sottoscrittori riceveranno una cedola fissa dello 0,75% con scadenza a 5 anni.
A sottoscrivere il bond sostenibile: asset manager (75%), banche e private banking (10%), enti pubblici (10%), assicurazioni e fondi pensione (4%).
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, il Regno Unito si posiziona come primo paese da cui sono provenute le richieste (23%), seguono Germania e Austria (18%), Francia (17%), Italia (13%), Benelux (11%), Svizzera (6%), Spagna e Portogallo (5%) e in fine i paesi nordici (Danimarca, Norvegia e Svezia) con il 5%.
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L’emissione del green bond avvenuta nel 2017 è stato un primo segnale delle banche italiane verso i problemi ambientali. Il green bond fu da 500 milioni di euro, una obbligazione senior non garantita a 5 anni, riservata solo a investitori istituzionali internazionali.
Quei 500 milioni servirono a finanziare impianti per la produzione di energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
I 500 milioni furono assegnati interamente nel primo anno di vita del titolo, scrive Intesa, ed hanno finanziato 75 progetti che in totale avrebbero consentito di risparmiare l’emissione di 350mila tonnellate di CO2 annuali.
Le imprese che ne hanno i requisiti di conformità, potranno accedere all’erogazione del credito messo a disposizione dal Sustainability bond, attraverso “le ordinarie procedure di concessione del credito”.
I criteri sviluppati e da rispettare per accedere a questo speciale plafond, sono stati messi a punto da Intesa Sanpaolo innovation center, in collaborazione con la Fondazione Ellen MacArthur.
Il plafond, attivo già dal 2018, ad oggi ha finanziato 60 progetti, erogando un finanziamento complessivo pari a 600 milioni di euro.
Per Stefano Del Punta, CFO di Intesa Sanpaolo,
“L’operazione conclusa oggi rappresenta un passaggio di grande rilievo nell’ambito dello sviluppo dell’economia circolare previsto dal Piano d’Impresa 2018-2021. Intesa Sanpaolo intende porsi come modello di riferimento a livello globale nell’impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale e culturale e per tutela dell’ambiente”.
L’operazione vuole essere anche una risposta concreta, scrive la banca, agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (UN SDG).
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.