Il Petrolio WTI inizia a consolidare le recenti perdite, in mezzo a diversi segnali contrastanti, tra cui l'interruzione dell'approvvigionamento e il rafforzamento del dollaro americano.
Il prezzo del Petrolio WTI continua a mostrare un’assenza di direzione chiara nella sessione europeo di martedì, oscillando in un intervallo ristretto sopra il livello chiave dei 69 $ al barile. Il mercato dell’Oro nero rimane influenzato da fattori contrastanti, tra i quali spiccano le dinamiche geopolitiche, la forza del dollaro americano e le aspettative di politiche produttive dell’OPEC.
Il recente accordo di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo militante Hezbollah con sede in Libano ha contribuito ad alleviare le preoccupazioni sulle interruzioni delle forniture di petrolio dal Medio Oriente. Questo sviluppo riduce temporaneamente il premio di rischio geopolitico associato alla regione, mantenendo il Petrolio WTI sopra i minimi di due settimane toccati lunedì.
Tuttavia, il conflitto in corso tra Russia e Ucraina continua a rappresentare un significativo rischio geopolitico. L’intensificazione degli scontri potrebbe aumentare le incertezze sulle forniture globali, sostenendo l’Oro nero. Questo elemento contribuisce a bilanciare le pressioni ribassiste derivanti dalla stabilizzazione della situazione in Medio Oriente.
Le prospettive di una crescita più lenta della domanda globale di greggio, in combinazione con le incertezze economiche, hanno spinto i mercati a credere che l’OPEC possa ritardare ulteriormente i piani per aumentare la produzione. Tale decisione potrebbe limitare il ribasso del Petrolio WTI, offrendo un supporto temporaneo ai mercati.
Infine, il dollaro americano ha registrato una recente ripresa, sostenuta da aspettative di politiche monetarie meno accomodanti da parte della Federal Reserve. Una valuta statunitense più forte tende a ridurre la domanda di materie prime denominate in dollari, incluso appunto il Petrolio WTI, poiché diventa più costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute. Questo fattore contribuisce a mantenere l’Oro nero sotto pressione.
Al momento della scrittura il prezzo dell’oro nero quota 69,03 $, in rialzo dell’1,02% ed in un principio di movimento rialzista ma all’interno di un intervallo stretto (fase laterale) da fine novembre. È una situazione di stallo quello che sta accadendo sul Petrolio WTI, dove solamente una chiusura sopra i 69,50 $ potrebbe vedere un aumento delle posizioni dei tori, i quali potrebbero raggiungere il livello annuale dei 70,95 $ in breve tempo; un superamento di questo livello permetterebbe al Petrolio WTI di raggiungere la resistenza chiave dei 72 $.
Al ribasso, solamente una chiusura al di sotto del livello annuale dei 67,89 $ vedrebbe un ingresso forte degli orsi, i quali però dovrebbero prima superare il supporto chiave dei 67 $, forte area di swing LONG, prima di poter aumentare le loro posizioni che agevolerebbe il raggiungimento dell’Oro nero verso il livello annuale dei 64,40 $.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.