Prezzi Petrolio Greggio: Dollaro Debole e Scorte in Calo Rilanciano il Future WTI

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno effettuato una secca reazione a partire dai minimi relativi toccati ieri 16 luglio a 80.22. I valori quest’oggi si sono spinti al rialzo fino a 82.81 con un balzo complessivo del +3.23%. 

Il livello tecnico più significativo per la settimana in corso è il supporto posizionato sulla linea degli 81.70/75, sopra il quale i prezzi stanno cercando di stabilizzarsi da due settimane. La reazione scattata dopo i minimi di ieri è riuscita a ricondurre i valori sopra al livello, mantenendo di fatto attiva l’impostazione rialzista che sta proseguendo dai minimi relativi raggiunti durante la prima decade di giugno a 72.48.

Per interrompere la pressione rialzista e generare un quadro correttivo sarebbe necessaria una chiusura settimanale inferiore a quota 81.70 ma, per il momento, non sono evidenti indicazioni tecniche che possano legittimare uno scenario di ritorno della pressione ribassista a breve. Quando sono le 18:07 di mercoledì 17 luglio, il contratto future Light Crude Oil con consegna 08/24 viene passato di mano a 82.66 dollari, in guadagno del +2.32% su base giornaliera.

Dollaro Debole e Scorte Basse, Sale il WTI

Il mercato del greggio è stato sorretto oggi dalla notizia del calo settimanale delle scorte di statunitensi, calo che si è rivelato superiore alle attese degli economisti. Nel contempo si è registrato un indebolimento del dollaro statunitense che sta mettendo in secondo piano i segnali di minore crescita economica registrati in Cina. L’indebolimento del dollaro può favorire la domanda di petrolio rendendolo più conveniente per i detentori di altre valute.

Il premio del Brent, quotato in Europa, rispetto al WTI statunitense, si è ridotto a circa 3.82 dollari al barile, il minimo da ottobre. Questa riduzione dello spread implica che le aziende energetiche hanno meno motivi per spendere soldi per inviare navi negli Stati Uniti a prendere il greggio per l’esportazione. Negli Stati Uniti, l’Energy Information Administration (EIA) ha dichiarato che le aziende energetiche avevano prelevato 4.9 milioni di barili di greggio dai depositi nella settimana conclusasi il 12 luglio.

Questo dato si confronta con il calo di 30.000 barili previsto dagli analisti in un sondaggio Reuters e con il calo di 4.4 milioni di barili riportato dal gruppo commerciale American Petroleum Institute (API). I margini di profitto della raffinazione sono scesi ai livelli più bassi dal gennaio 2024. 

Quadro Tecnico per Giovedì 18

Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di localizzare la disposizione dei riferimenti tecnici che utilizzeremo come “paletti” per l’operatività fino all’intera sessione di domani, giovedì 18.

In particolare ci interessa la disposizione dei supporti che mantengono attivo il quadro rialzista già ora in vigore. Si tratta di quota 82.00 e quota 81.42/47. Entrambi i supporti costituiranno tra stanotte e l’intera giornata di domani punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti.

I principali ostacoli tecnici che il mercato si trova a dover affrontare sono situati a 82.87 e 83.20, livelli di resistenza intermedia da cui potrebbero ancora scattare provvisori arretramenti. Le proiezioni indicano un target a 83.65, con possibili ulteriori estensioni fino a 83.99. Il segnale tecnico è long sfruttando ogni riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 82.25. Lo scenario verrebbe annullato dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 81.42.

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