Prezzi Oro: Prese di Beneficio in Corso Dopo il Picco Storico; il “Fattore Trump” Sorregge il Gold

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, sono in fase di leggera correzione dopo il picco raggiunto mercoledì 17 a quota 2488.4, sui nuovi massimi storici di sempre. La sessione odierna si sta avviando a chiudere in territorio negativo dopo che, in corso di mattinata, erano stati raggiunti massimi relativi a 2478.5. Mentre sono le 18:56 di giovedì 18 luglio, il contratto future Gold con consegna 08/24 viene scambiato a 2460.5 dollari, in sostanziale parità da ieri (+0.02%). 

Il grafico a candele weekly evidenzia l’attraversamento al rialzo, effettuato durante la settimana ancora in corso, della vecchia area di resistenza di lungo periodo situata in corrispondenza dei massimi di aprile e maggio, situati rispettivamente a 2448.8 e 2454.2.

Il processo di rottura della resistenza è ancora in corso e potrebbe necessitare di nuovi riavvicinamenti provvisori alla zona dell’attuale supporto principale a 5-10 giornate, situato a 2430.4, sui massimi della scorsa settimana. Indicazioni di esaurimento della spinta rialzista potrebbero generarsi solo in caso di violazione di quest’ultimo livello, confermata da almeno una chiusura daily inferiore.

Il “Fattore Trump” Sorregge l’Oro

L’analista di valute e materie prime di FX Empire Arslan Ali, ha rilasciato quest’oggi alcuni commenti alla testata specialistica Kitco News. Secondo Ali l’atteso taglio dei tassi di settembre da parte della Federal Reserve, unito alla manifesta volontà del candidato Donald Trump a favore di tassi più bassi, si stanno combinando per stimolare la domanda di oro. 

Tutti gli esperti economisti indicano nelle aspettative di taglio dei tassi il fattore chiave per la rinnovata forza del metallo giallo. Le previsioni di mercato parlano di un 93-98% di probabilità di un taglio dei tassi a settembre. “I tassi d’interesse più bassi di solito rendono gli asset non remunerativi come l’oro più interessanti per gli investitori”, sostiene Ali.

“Inoltre, il sostegno dell’ex presidente Donald Trump alla riduzione delle tasse, alla riduzione dei tassi di interesse e all’aumento delle tariffe ha ulteriormente sostenuto i prezzi dell’oro. Questa politica è considerata potenzialmente inflazionistica e potrebbe indebolire il dollaro, rendendo l’oro un bene rifugio più interessante”. 

Nonostante questi fattori favorevoli, lo slancio dell’oro è ancora frenato dalla forza del dollaro americano. “Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a giugno sono rimaste ferme a 704.3 miliardi di dollari, indicando una spesa consistente da parte dei consumatori”, ha osservato Ali. “Nonostante il rafforzamento del dollaro, questa stabilità, unita alla cauta posizione della Fed sui tagli dei tassi, ha contribuito al recente aumento del prezzo dell’oro”.

Livelli Operativi Fino a Lunedì 22

Il grafico a barre da 30 minuti ci aiuta a localizzare le proiezioni correttive in vigore, valide per la sessione di venerdì 19 luglio e potenzialmente anche per quella di lunedì 22 luglio. Consideriamo già attivi degli obiettivi al ribasso a 2453.2 e 2448.0.

Se quest’ultimo livello non si rivelasse sufficiente a contenere la pressione ribassista dovremmo spostare l’attenzione sul punto di verifica immediatamente inferiore, già individuabile a 2435.2. Le resistenze che mantengono attiva la correzione in atto sono disposte a 2473.6/74.7 e 2478.6/2480.0.

Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 2468.0. Lo stop scatterebbe solo dopo la rottura della resistenza principale, mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 2480.0.

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